CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Ero ancora piccolo quando dai transistor si ascoltava Bandiera gialla, tuttavia ricordo bene la sigla T-Bird di Rocky Roberts e le voci di quella trasmissione radiofonica (Arbore e Boncompagni) che rivoluzionò il modo di ascoltare la radio trasmettendo le novità in fatto di musica.
Eravamo intorno al 1965 quando per le strade vedevi le 500, le 600 le 1500 Fiat o le Alfa Giulia Super o i maggiolini della Volkswagen.
Di quel periodo, io poco più che dodicenne, ho ricordi legati sopratutto alla voglia di crescere e alla smania per il tempo che non passava mai e nello stesso tempo correva troppo veloce. A scuola era un tempo “lentissimo” mentre in altre attività era “super veloce”.
Guardavo con ammirazione e un pizzico di invidia mio fratello intento a studiare tedesco, sempre con la radio accesa in camera, o che si confrontava con Tamara per la traduzione di un brano di latino in vista della maturità.
Nelle strade anche d’estate poca gente.
In piazza da poco era scomparso il distributore di benzina del Tondini ma continuava a esserci la fermata della Rama dove arrivavano i mariti, alcuni il venerdì sera. ma i più il sabato a mezzogiorno.
I bagnini imperversavano con le loro canottiere e gli slip con la bell’abbronzatura che li faceva sembrare statuari.
Erano i consolatori delle signore in villeggiatura che stazionavano per l’intera settimana senza i mariti e, desiderose di affetto, si appoggiavano a quei dispensatori di “coccole” che consolandole facevano la scorta per l’inverno; molti annotavano su un taccuino le loro conquiste per poi confrontarle con quelle degli amici nelle sere d’inverno quando neppure i cani riuscivano a trovare compagnia.
I bagnini d’estate avevano da fare come “un becco a settembre” e per becco intendo il maschio delle pecore! Ad intenditor poche parole.
Era uno spasso osservare quei mariti, con un misto di compassione e cinismo, mentre ignari scendevano dal pullman e si avviavano verso le amate mogliettine, a volte un po’ birichine, che li aspettavano per festeggiare l’arrivo dell’amato sposo.
“Please please me” era già di dominio pubblico da un paio di anni ma rappresentava comunque la colonna sonora di quel periodo insieme a Satisfaction uscita proprio nel 65.
Il dualismo tra Beatles e Rolling Stones ci divideva in fazioni.
Ci immaginavamo novelli Beatles calzando stivaletti con tacco e acconciandoci i capelli con la frangetta, o indossavamo camice a fiori con colletti larghi per apparire spavaldi e dissacratori come Mick Jagger e company.
Era stata quella trasmissione radiofonica che ci aveva aperto gli occhi sul mondo.
Era Bandiera gialla che aveva cambiato la nostra musica e forse un po’ anche la nostra vita.