MASSA MARITTIMA – «Il Terziere di Cittannova ha sempre riconosciuto al Rettore Soldatini la capacità di gestione della realtà della Società dei Terzieri, anche se tutto sommato facile fino ad oggi, non si può definire gestione normale con soli due balestri disputati nel triennio precedente. Innegabile è il suo attaccamento e la dedizione alla causa, per questo rimaniamo sorpresi dalle sue parole e rammaricati dalla caduta di stile nel richiamare in causa anni passati, conoscendone parzialmente i fatti e gli accaduti. Le scelte personali, spesso dolorose, sono frutto di riflessioni e non dettate dall’impulso del momento, la decisione presa è da ricercare più in dietro nel tempo quando spesso è stato messo in minoranza nelle votazioni dal suo stesso terziere come in quest’ultima occasione». Così si legge nella nota firmata dal Consiglio del Terziere di Cittanova.
«Una precisazione è doverosa a scanso di equivoci partendo da un estratto della lettera di dimissioni presentata dal Rettore che recita testualmente “……….Prendo inoltre atto che tutti i tentativi da me proposti in questo mese per trovare una conciliazione sono stati inascoltati, tentativi fatti anche nella riunione del 20 luglio u.s. I miei appelli per trovare una soluzione per evitare rotture e pericolose contrapposizioni sono stati ignorati. La mia proposta non è stata approvata. Non è la prima volta che mie proposte non vengono approvate dal Magistrato. E’ sconcertante vedere lo spreco di energie utilizzate per contrapporsi invece di utilizzarle per il bene della Società dei Terzieri, per la sua crescita, per la su a valorizzazione”.E poi,“Il sorteggio è solo l’ultimo “casus belli” per aprire scontri infiniti. Numerosi e sconcertanti sono anche altri aspetti emersi nel corso della riunione”».
«E’ solo un piccolo estratto della lettera di dimissioni per chiarezza informiamo tutti a cui interessa conoscere l’effettivo svolgimento dei fatti che l’unico Terziere ad appoggiare in pieno le proposte del Rettore è stato quello di Cittannova, che dal mese di Maggio ha portato in commissione proposte trasversali tali da non rivoluzionare la tradizione dello stesso, ma solo reso più limpido ed immune da possibili polemiche. L’ ultima in occasione del magistrato, un ulteriore tentativo di mediazione tra le parti non accolto nemmeno dal Rettore».
«La nostra richiesta di cambio della modalità di estrazione, nasce dal fatto che non esiste nessun sorteggio dove c’é contatto diretto tra chi estrae e il supporto estratto. Questo sia nello sport che in feste storiche il palio Siena su tutte. Altra considerazione è relativa ad un fattore fisico ovvero le tessere grandi nel sacchetto potrebbero essere di difficile mescolamento rispetto ad oggetti sferici come le palline».
«La richiesta era quella di cercare insieme un criterio unico di sorteggio che si asettico e quindi che non desse adito a possibili dubbi o illazioni e non comprendiamo perché non si sia voluto trovare un metodo chiaro per fugare ogni possibile dubbio. Concordiamo con il Rettore che i problemi si risolvono se c’è la volontà di risolverli, se permane il clima di fiducia e rispetto e soprattutto se c’è il confronto e il dialogo, quando ci troviamo di fronte a prese di posizione rigide, punti presi, solo per creare occasioni di discussione, anche il tanto acclamato motto della società dei Terzieri viene meno».
«Il terziere non può fare altro che prendere atto delle modalità di sorteggio descritte nel Regolamento redatto, che sono state approvate da due terzieri, con il terzo contrario, con l’astensione dell’amministrazione comunale e soprattutto con il voto contrario del Rettore».