GROSSETO – Un buon luglio e, se la stagione reggerà, un ottimo agosto. Il turismo sembra essere ripartito, specie sulla costa.
Per le strutture ricettive costiere si hanno punte che superano il 90% di occupazione dei posti letto, ma non va male neppure nell’entroterra. «Anche gli alberghi su Grosseto hanno buone performance – afferma Amedeo Vasellini vicepresidente provinciale Confesercenti -. Chi li sceglie nel fine settimana per andare al mare è un turista che vuole spendere un po’ meno, poi c’è chi sceglie una vacanza meno balneare: magari vuole fare un giro con le biciclette, o predilige un turismo enogastronomico, o, ancora, vuole andare alla scoperta dell’entroterra».
Uno dei grandi nodi resta quello del personale «Difficile da trovare. Specie se si cerca personale formato e qualificato, perché mantenere alto lo standard dei servizi è fondamentale».
I turisti non si fermano a lungo: un fine settimana, quattro giorni. Pochi quelli che restano per tutta la settimana e ancora meno per dieci giorni. Di contro c’è un ricambio continuo e costante. Tanti italiani, ma anche stranieri, specie di lingua tedesca.
«La sensazione è di un lento ritorno alla capacità di spesa pre crisi. Per ora è solo una tendenza» prosegue Vasellini.
Una situazione, quella della Maremma, in linea con quel che succede nel resto della Toscana: le tendenze rilevate durante i mesi di giugno e luglio hanno confermato le previsioni di una robusta risalita della domanda, anche se in qualche realtà della regione le presenze si sono intensificate soprattutto nel corso del fine settimana. Oltre 700mila pernottamenti per il weekend di fine luglio-inizio agosto. Il trend positivo, a livello regionale, riguarda non solo le località di mare e le città d’arte, ma anche le aree rurali e la collina. In questi giorni gli spostamenti più consistenti si registreranno verso le località della costa dove i tassi di saturazione hanno raggiunto valori medi del 94%. Ottime aspettative anche per le strutture delle località collinari e rurali della regione (91%). Per questo fine settimana, per la costa maremmana, si parla di un livello di saturazione del 96%.
Se la stagione si preannuncia buona, anche rispetto agli anni scorsi, a pesare sono i rincari energetici. «I prezzi nelle strutture hanno avuto un lieve aumento rispetto al passato – conferma Vasellini – proprio per far fronte ai rincari, anche per quanto riguarda le derrate alimentari. Molti stanno pensando a energie alternative, come il fotovoltaico. Progetti a lungo termine, per cui servono investimenti importanti e che il Governo dovrebbe sostenere. Non sono però soluzioni a breve termine, mentre le bollette arrivano tutti i mesi. Si potrebbe pensare a contributi da dare non a pioggia, ma sulla base della tassa di soggiorno pagata. Non si può pensare di spegnere l’aria condizionata in certe ore del giorno con i clienti in camera. I servizi turistici richiedono qualità e continuità, che noi vogliamo e dobbiamo garantire. Purtroppo quelle turistiche sono imprese energivore, ma su turismo si basa gran parte dell’economia italiana».