FOLLONICA – Il commissario della Lega Salvini Premier di Follonica Gino Tornusciolo e il Commissario Provinciale Andrea Ulmi intervengono sulla vicenda collegata all’urbanistica che sta coinvolgendo il Comune di Follonica e il sindaco Benini che ne detiene la delega.
“Lo scenario che si sta delineando sulla disastrosa gestione della delega all’urbanistica in capo al sindaco Benini si ripercuote inevitabilmente su tutti i cittadini follonichesi – queste le prime parole del commissario Gino Tornusciolo -. Da settimane il lavoro del nostro consigliere comunale Daniele Pizzichi sta portando alla luce gravi inadempienze da parte di politica e dirigenti comunali, tanto da evidenziare la stretta necessità di presentare un esposto in procura e in corte dei conti che delinea la mancata osservazione da parte del comune di tutta una serie di inadempienze relative alla realizzazione delle opere pubbliche oggetto della convenzione CP01B con i conseguenti risvolti negativi a carico degli acquirenti e della cittadinanza”.
Un tema che spinge all’intervento anche il commissario provinciale Andrea Ulmi. “Quello che si evince dai documenti – sostiene Ulmi – evidenzia come il sindaco Benini non potesse non sapere che le opere pubbliche che dovevano essere realizzate, così come previsto dalla convenzione e relativa concessione edilizia, non sono state ad oggi realizzate”.
“Tali mancanze – aggiunge Ulmi – Delineano gravi responsabilità degli amministratori del comune, ma soprattutto i costi relativi alla mancata esecuzione delle opere previste potrebbero andare in carico agli acquirenti degli appartamenti venduti. Speriamo dunque che la Procura della Repubblica si attivi quanto prima al fine di accertare responsabilità e responsabili, al fine di tutelare tutti i cittadini di Follonica”.
A chiudere la nota il commissario di Follonica Tornusciolo. “Appare oltremodo grave – aggiunge – l’atteggiamento del funzionario del settore urbanistica che avrebbe intimato ai consiglieri comunali di smetterla di presentare interrogazioni. Perché dovrebbero farlo? Forse per non portare alla luce eventuali responsabilità degli uffici? Gli suggerirei di lasciare che sia la procura a dare le risposte adeguate”.