MARINA DI GROSSETO – Si è tenuta oggi al Porto della Maremma l’inaugurazione dell’Info Point sulle tartarughe marine progettato da TartAmare.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Ambiente Simona Petrucci del Comune di Grosseto, oltre che l’amministratore delegato Paolo Avesti della Marina di San Rocco.
Il Porto della Maremma ospiterà da questo momento dei grandi pannelli informativi su queste affascinanti creature dei mari.
I pannelli, installati grazie alla collaborazione del porto in un’area della galleria molto visibile e frequentata da diportisti e da turisti, hanno una duplice funzione: informare il pubblico sui rischi che minacciano la sopravvivenza di questi animali marini e suggerire buone pratiche, comportamenti corretti e rispettosi dell’ecosistema duna-mare e degli equilibri che lo regolano.
A finanziarli è stato Tuscany Environment Foundation (TEF), una fondazione la cui missione è quella di raccogliere fondi per le migliori iniziative ambientali impegnate nella tutela e valorizzazione delle bellezze naturali, della biodiversità e degli ecosistemi della Toscana per il beneficio di tutti.
“La nostra amministrazione è veramente felice di poter supportare il progetto di TartAmare, che ha l’obiettivo di sensibilizzare più persone possibili sulle criticità della sopravvivenza delle tartarughe marine – spiegano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore all’Ambiente Simona Petrucci -. Al giorno d’oggi diventato sempre più importante informare gli individui sui rischi che queste meravigliose creature corrono per colpa dell’inquinamento dai mari e degli oceani. Speriamo che l’installazione di questi panelli aiuti a modificare i comportamenti dannosi per l’ambiente e per questi animali”.
“E’ un piacere, oltre che un onore, che il Porto sia stato scelto come location dove appunto divulgare e far apprendere a turisti e diportisti tematiche di rilievo per l’ambiente marino e i suoi abitanti – afferma l’amministratore delegato della Marina di San Rocco, Paolo Avesti – Questo a dimostrazione di come la Marina di San Rocco continui ad avere un ruolo sociale all’interno della frazione di Marina di Grosseto per tutti coloro che vi lavorano e vi prestano anche attività di volontariato”.
“Le grandi tartarughe marine sono animali che catturano molto l’interesse di grandi e piccoli, specie emblema attraverso le quali, da sempre, noi di TartAmare riusciamo a trasferire alle persone che ci ascoltano fondamenti di educazione ambientale e norme comportamentali da seguire per evitare di mettere ancora più a rischio la sopravvivenza dei pochi individui rimasti – afferma Luana Papetti, responsabile scientifico del Progetto per TartAmare – da tempo il Sea Turtle Point direttamente all’interno dei porti era fra i nostri progetti. Adesso che, grazie al finanziamento di Tuscany Environment Foundation, siamo riusciti a realizzarlo, siamo molto felici. Nel corso degli anni, portando avanti l’attività di recupero e cura di esemplari rinvenuti in difficoltà, catturati accidentalmente dalle reti o intrappolati in masse di rifiuti alla deriva, abbiamo preso coscienza di quanto importante sia la sensibilizzazione e la divulgazione scientifica per proteggere veramente queste specie ed in generale la biodiversità”.
“Quando riusciamo a salvare un singolo individuo da una morte con sofferenze, causata dalla superficialità e dalla mancanza di rispetto di noi uomini, riusciamo a restituirlo al suo ambiente selvaggio e alla sua libertà, quello è un momento molto gratificante ed emozionante, non solo per noi del Centro Recupero ma per tutti coloro che assistono e vivono questa esperienza. Allo stesso modo quando mettiamo in sicurezza un nido di tartaruga marina contribuendo a garantirne la coesistenza e la convivenza con le strutture balneari e riusciamo ad assicurare al mare centinaia di piccoli nati dalle uova deposte nella sabbia nei mesi estivi dalle tartarughe, come sta avvenendo da qualche anno a questa parte sulle spiagge toscane, la cosa ci riempie di gioia e di ottimismo”.
“In realtà, però, la conservazione della specie è una sfida che non si gioca sulla tutela del singolo individuo o del singolo nido, ma su un’azione più profonda di cambiamento nelle modalità di fruizione dell’ambiente marino da parte di tutti. Ed è per questo che da biologi e naturalisti a lavoro sul campo, quando possibile, vestiamo i panni di educatori e cerchiamo sempre nuovi modi per persuadere le persone (in particolare quelle che vivono il mare in modo più diretto, come pescatori e diportisti) dell’importanza della salvaguardia di questo ambiente. Se chi scende dalle barche o chi fa una passeggiata serale nel bellissimo Porto della Maremma, avrà piacere di soffermarsi a guardare questi pannelli, la cui grafica tra l’altro è molto bella e curata, e a leggere le informazioni che contengono, raggiungeremo molte più persone che tra l’altro sicuramente sono persone legate al mare e che lo vivono quotidianamente”.
“È stato un grandissimo onore per noi – dice il presidente di TartAmare Davide Petri – essere scelti da TEF nel 2021, con il nostro progetto. La Fondazione ha sostenuto la nostra attività di tutela delle tartarughe marine in toto; il Sea Turtle Point al Portoè solo una delle azioni finanziate ma grazie a questo contributo è stato possibile acquistare attrezzatura per il monitoraggio dei nidi sulle spiagge quale una nuova fat bike a pedalata assistita, un drone, visori notturni, strumenti per il rilievo dei dati ambientali, oltre a attrezzatura nuova per fare didattica, sensibilizzazione e ricerca scientifica quale microscopi, schermi interattivi, pannelli e materiale informativo. Uno dei fondatori di TEF, Edward Cutler, ha curato inoltre la traduzione in inglese dei pannelli dell’Info Point, traduzione a cui è possibile accedere attraverso un QR Code sul pannello stesso. L’Info Point rappresenterà anche la location ideale per future iniziative che TartAmare condurrà in collaborazione con il Porto come incontri mirati all’informazione e alla formazione e laboratori di scienza ed ecologia per i più piccoli”.