GAVORRANO – Con il consiglio comunale odierno di lunedì 1 agosto 2022 è stato approvato definitivamente il nuovo Piano strutturale del Comune di Gavorrano.
«Si tratta – spiega il sindaco Andrea Biondi – di uno strumento fondamentale obbligatorio per il governo del territorio. La costituzione urbanistica del nostro territorio, un atto che riconosce il patrimonio territoriale e delinea i profili di sviuppo».
«Il Piano strutturale si divide in varie sezioni. La prima riguarda il quadro conoscitivo uno strumento fondamentale per la conoscenza degli elementi costitutivi del territorio comunale. Con esso infatti si approfondiscono gli studi geologici, idrogeologici, idraulici, del popolamento, dei caratteri del sistema insediativo e produttivo. In un momento di stress anche di carattere ambientale (pensiamo semplicemente ai cambiamento climatico che sta stressando con alte temperature e siccità la nostra area geografica) il quadro conoscitivo ci permette di definire alcuni elementi di prevenzione e di indirizzare alcune politiche di adattamento per il nostro equilibrio dinamico; di valutare il grado si resilienza del nostro territorio di impostare elementi di prevenzione del rischio. Ci favorisce nel definire gli elementi dello sviluppo della comunità e di identificare percorsi di sviluppo dei vari fattori produttivi».
Il Piano strutturale, inoltre come anunciato in premessa, definisce il patrimonio territoriale e i principi generativi che lo caratterizzano. Comprende, cioè, come il territorio comunale si è formato nel tempo e quali sono i caratteri identitari che lo contraddistinguono: Il Comune di Gavorrano è vastissimo ed è caratterizzato da quadri paesaggistici di notevole livello. Secondo la legge regionale toscana e il Piano di indirizzo terrioriale con valeza di Piano paesaggistico, fondamento dello sviluppo sostenibile del territorio è la valorizzazione del patrimonio territoriale presente.
Il Comune di Gavorrano quindi ha fondato il proprio progetto strategico di sviluppo per i prossimi anni cercando di valorizzare, anche a fini economici e produttivi, la grande qualità territoriale che lo contraddistingue. E’ in questo senso che le prospettive di trasformazione si sono legate a processi di complessificazione dei propri caratteri identitari. Anche le trasformazioni edilizie previste, del tutto capaci di soddisfare le esigenze insediative future, sono state localizzate soprattutto con fine di consolidare i piccoli centri urbani esistenti anche nell’ottica di definire i propri margini rispetto al territorio aperto. Il consolidamento delle varie esperienze agricole di pregio, lo sviluppo di un turismo diffuso nel deliziosi centri urbani e nelle campagne, la ristrutturazione delle aree industriali-artigianali esistenti, oggi caratterizzate da uno stato importante di sottoutilizzazione, l’apertura a previsioni di strutture di servizio in comparti degradati ereditati dalla prima industrializzazione, sono tutti obiettivi descritti con chiarezza nel nuovo strumento di governo.
Il processo di formazione dei nuovo Piano si è alimentato da un complesso percorso partecipativo. Prima della formazione del piano stesso, con una lunga serie di incontri con i cittadini. Poi con l’apertura alla discussione delle osservazioni che ogni soggetto (personale, imprenditoriale, istituzionale) ha voluto presentare.
«Il piano è arricchito della valutazione ambientale strategica, strumento che garantisce che le trasformazioni indotte non avranno ripercussione negativi sui caratteri ambientale e che i metabolismi urbani (legati all’acqua, all’energia, alla gestione dei rifiuti, ecc.) possano sempre più trovare il loro soddisfacimento futuro senza far scattare momenti di sofferenza.
Il piano, infine, sarà dotato di strumentazione informatica che permetterà a tutti gli operatori di agire con più facilità (anche da casa) semplicemente connettendosi ad un computer. E’ attivato, infatti, e sarà ulteriormente implementato un Sistema Informatico Geografico che permetterà ad ognuno di gestire le informazioni di proprio interesse sul territorio agendo da una propria postazione informatica e volendo anche dal proprio cellulare».
“Con l’approvazione definitiva del Piano Strutturale – le parole del sindaco Andrea Biondi e dell’assessore all’Urbanistica Claudio Saragosa – si chiude una stagione di riflessione e si apre la stagione di realizzazione degli obiettivi espressi nello strumento di pianificazione anche se per l’inizio del lavoro effettivo di realizzazione bisognerà aspettare il Piano operativo, la cui approvazione è prevista all’inizio dell’autunno. Si ringrazia per il lungo lavoro svolto gli operatori comunali, i progettisti del piano, le istituzioni (e sono tante) che con grande passione hanno permesso di raggiungere la definizione di questo fondamentale strumento di governo, che contraddistingue tale positiviamente tale legislatura”.