GROSSETO – Secondo lo studio dell’istituto Cattaneo, che ha analizzato tutti i collegi italiani sulla base degli ultimi sondaggi, tra i pochi collegi contendibili in Italia, cioè quelli che avrebbero ad oggi un esito incerto, ci sono quelli uninominali della Camera e del Senato che comprendono anche la provincia di Grosseto.
La media dei sondaggi di questi giorni infatti fotografa un vantaggio importante per il centrodestra che sarebbe al 46%, mentre il centrosinistra arriverebbe al 36%, eil M5S all’11%.
Con questa situazione il centrodestra farebbe man bassa in molti collegi italiani, mentre il centrosinistra sarebbe in vantaggio soltanto in poche aree del Paese come a Firenze e Bologna, e il Movimento 5 Stelle non avrebbe vantaggio da nessuna parte. E in questo quadro di consensi e alleanze tra i collegi ritenuti “bianchi” dall’istituto Cattaneo, cioè quelli che non sono assegnati né all’una né all’altra coalizione, ci sarebbero proprio quello “Grosseto Siena” della Camera dei Deputati e quello “Grosseto, Siena, Arezzo” del Senato della Repubblica.
In questo contesto la corsa alle candidature diventa molto importante e la scelta su chi puntare per la sfida “testa a testa” dei collegi diviene decisiva. È inevitabile, al di la del più classico del gioco del “toto nomi” , che la partita dei candidati sia già iniziata e che siano iniziati a circolare i primi nomi. Le liste saranno depositate il 21 e il 22 agosto e questo significa che restano pochi giorni, forse una decina, per chiudere del tutto i giochi.
Tra le tante incertezze del momento almeno un candidato sicuro c’è. È Fabrizio Rossi, vicesindaco di Grosseto e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Primo degli eletti al consiglio comunale, Rossi sarebbe l’uomo che Giorgia Meloni vuole lanciare nel collegio della Camera. Ma nel centrodestra anche la Lega sta muovendo le sue leve e tra i papabili in pista ci dovrebbe essere anche Mario Lolini. Coordinatore regionale del Carroccio, Lolini potrebbe correre nel collegio uninominale del Senato dopo aver vinto quattro anni fa la corsa nel collegio della Camera. Molto dipenderà anche dagli equilibri interni del centrodestra: secondo le indiscrezioni i posti assegnati nell’uninominale a Forza Italia sarebbero pochi e le speranze di una riconferma di Roberto Berardi, sempre restando in tema di parlamentari uscenti, sarebbe legata alla presenza nei listi plurinominali.
E se nel centrodestra si parte da basi piuttosto consolidate, nel centrosinistra le novità per il momento riguardano le decisioni prese ieri sera nella direzione provinciale del Partito democratico. I nomi in campo che saranno poi vagliate dal regionale e in ultima istanza dalla direzione nazionale entro il 14 agosto, sono Francesca Mondei (vice segreteria provinciale del Pd), Romina Sani (sindaco di Cinigiano), Marco Simiani (esponente del Pd con deleghe regionali) e Luca Sani, deputato uscente al terzo mandato, ma ancora candidabile perché non ha raggiunto i 15 anni in Parlamento.
Restando nel centrosinistra, buone chances per essere in corsa ce le ha anche Rinaldo Carlicchi, coordinatore provinciale di Italia Viva che potrebbe essere inserito nel collegio plurinominale della Camera.
Ancora da capire invece la situazione nel Movimento 5 Stelle. Di oggi la notizia che non ci saranno deroghe ai due mandati e che quindi ci saranno sicuramente candidature nuove.
Prosegue intanto la nostra iniziativa con la quale chiediamo ai lettori di indicare chi sono i loro candidati preferiti. Ecco come votare “il Parlamento che vorrei”: “Il Parlamento che vorrei”: ecco la prima classifica. Qualche big e tanti nomi. VOTA.