CASTEL DEL PIANO – “Il Piano operativo di Castel del Piano fermo da mesi per mancanze dell’amministrazione. Uno schiaffo a chi attendeva risposte per investimenti e ha subito l’aumento dei costi”, scrive, in una nota, il Direttivo Pd di Castel del Piano.
“Dopo mesi di attesa, finalmente sono arrivate notizie sul Piano operativo – prosegue la nota -. Lo strumento che regola e che pianifica la possibilità di interventi edilizi sul territorio comunale è vivo e lotta insieme a noi, sperando di venire approvato. Questa è la prima buona notizia. Ce n’è una seconda, di sicuro meno positiva”.
“Ormai da mesi il Piano operativo è fermo, anche a causa della mancata risposta dell’amministrazione comunale ad alcune richieste dell’ufficio che si occupa della stesura del piano. Le richieste dei tecnici sono state inascoltate per mesi, senza ricevere alcuna risposta, né affermativa, né negativa. Tutto è restato immobile, mentre si accusavano dipendenti dell’Unione Comunale o ci si inventava altre scuse”.
“Il piano è probabile che sia consegnato all’amministrazione dallo studio incaricato entro i prossimi giorni, ma dovrà essere oggetto di ultime verifiche in un tavolo congiunto con la Regione e poi potrà essere approvato dal consiglio comunale: entro la fine dell’anno, magari a settembre, ma il danno arrecato ad aziende e privati è stato grande. Diventa enorme se si pensa all’aumento dei materiali e dei costi in generale, cosa che si sarebbe potuto evitare se l’amministrazione avesse fatto quella per cui è stata eletta: governare, risolvere problemi e non cercare scuse”.
“La burocrazia, la lentezza degli uffici, la Regione. Cosa altro ci sarà come motivazione di questa grave mancanza? Quale altra scusa comparirà nel comunicato che Giglioni scriverà in risposta al nostro? Lo lasciamo prevedere o indovinare a chi legge”.
“Resta un fatto: a Castel del Piano, chi non ha potuto finire i lavori a casa, chi ha visto perdere di valore i propri investimenti, chi ha dovuto far fronte all’aumento dei costi dei materiali edili, sa di chi è la responsabilità”, concludono i dem.