FIRENZE – «Esprimo il mio cordoglio, quello dell’amministrazione comunale e degli abitanti di Castiglione della Pescaia per la scomparsa dello scrittore e critico letterario Pietro Citati che è avvenuta questa mattina nella sua casa di vacanza all’interno della pineta di Roccamare (Castiglione della Pescaia)».
La sindaca Elena Nappi, appena appresa la notizia, ha voluto ricordare lo scrittore amico di Italo Calvino, al quale presentò per la prima volta Castiglione della Pescaia nel 1972 e molto legato anche a Carlo Fruttero con cui condivideva un’intera vita di stima, affetto e un’intensa collaborazione professionale. Tre importanti menti della Cultura italiana e internazionale che avevano scelto come buen retiro questo territorio. Citati aveva anche una casa alla Castellaccia, nel Comune di Gavorrano.
Citati ha vinto il premio Strega nel 1982 con la biografia Tolstoj, ma si è aggiudicato anche il premio Viareggio nel 1970 con il suo ‘Goethe’ e sono numerosi i riconoscimenti ricevuti in Italia e all’estero.
«Pietro Citati, che è stato anche collaboratore del Giorno, del Corriere della Sera e di Repubblica – sottolinea la sindaca Nappi – i castiglionesi, quelli meno giovani, lo hanno visto spesso in passato assieme agli amici Italo Calvino e Carlo Frutero nei luoghi che amavano frequentare in paese, ma soprattutto era possibile incontrarli durante le loro passeggiate quotidiane sulla spiaggia di Roccamare».
«Personalmente – conclude Nappi – quello che mi affascina quando leggo i lavori di Pietro Citati, è la poliedricità con cui si muove attraverso le varie epoche, i generi e gli autori più diversi che descrive».
Anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha espresso il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Pietro Citati, «scrittore, critico, accademico militante ma soprattutto grande lettore».
Di Pietro Citati, il presidente sottolinea «di aver sempre apprezzato la straordinaria capacità di infondere e raccontare la bellezza e il fascino della lettura».
«Con lui – conclude – se ne va un intellettuale che ha insegnato che la lettura può essere uno strumento potente di comprensione, di analisi ma soprattutto di vita».
Foto dalla pagina Facebook di Eugenio Giani.