GROSSETO – «La Toscana ha avviato da tempo un percorso di riconoscimento profondo dei propri territori e la Regione sta predisponendo strumenti sempre più evoluti per dare gambe a un nuovo modello di sviluppo non più fondato prevalentemente sulle aree costiere e sulle città» dice la consigliera regionale Donatella Spadi.
«Paesi, piccoli borghi, aree di grande pregio ambientale sono il corpo della regione, i luoghi da cui sono partite e hanno origine culture e comunità. Nel tempo questo patrimonio ha subito un lento degrado e ha vissuto una profonda crisi demografica».
«La Strategia Territoriale Aree interne è uno degli importanti strumenti di sostegno rifinanziato dalla Regione Toscana che oggi include l’Amiata Valdorcia e l’Amiata Grossetana Colline del Fiora e può appoggiare le politiche di recupero sociale di queste importanti aree della provincia di Grosseto».
«Il nuovo sostegno alle aree interne – commenta la consigliera regionale – è un passo deciso che ridefinisce l’asse di sviluppo della Toscana, rendendolo più “giusto” e più “vero” e dimostra che la definizione del presidente Giani di Toscana diffusa non è un semplice slogan. La Toscana ha energie lasciate a deperire in un progressivo abbandono demografico dovuto anche a infrastrutture deboli, servizi carenti. La perdita maturata dagli anni ’80, ’90 in poi ha indebolito i valori sociali che la regione esprimeva diluendoli in parte nell’inurbamento. Quello che abbiamo lasciato alle spalle è una cultura dei rapporti che nei piccoli centri urbani è tesoro e valore. Questa nuova azione in parte si innesta in iniziative già in atto come il progetto avviato da Santa Fiora sullo smart village e arricchisce di contenuti le iniziative finora meramente infrastrutturali avviate sulla connettività e digitalizzazione. È un percorso avviato che passa inevitabilmente anche da adeguati investimenti in campo sanitario e scolastico».
I contenuti e gli obiettivi territoriali della Toscana sono, dunque, orientati non solo su aree geografiche, ma anche verso una diversa tipologia di rapporto progettuale. Con la Strategia Territoriale Aree interne si rovescia l’approccio istituzionale stimolando politiche con le aree interne e non per le aree interne. Il nuovo protagonismo richiesto prevede che siano le amministrazioni locali delle Aree interne individuate per il ciclo 2021-2027, a definire l’assetto delle coalizioni locali e avviare il percorso di programmazione delle Strategie territoriali.
I Comuni dovranno proporre la propria partecipazione attraverso un’elaborazione di una prima proposta di strategia territoriale “preliminare” accompagnata dalla proposta del sistema di governance, seguita dall’elaborazione definitiva che definisca gli interventi e i i per l’impiego delle risorse dei programmi regionali FESR e FSEplus.
Le Strategie territoriali nelle aree interne sono sostenute dal PR FESR 2021-2027 che ammontano a 21,47 milioni di euro.