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FOLLONICA – Un’interrogazione sulla ex colonia. È quella presentata nella giornata di oggi, 23 luglio, dai consiglieri di minoranza Daniele Pizzichi, Danilo Baietti e Charlie Lynn, in cui interrogano il sindaco Andrea Benini se è a conoscenza di quello che sta succedendo nella pineta di Levante, più precisamente alla ex colonia Cif (Centro italiano femminile Stella Maris).
«Lo stabile – spiegano i consiglieri -, era stato comprato all’inizio del 2021 da un imprenditore privato con l’intento di realizzare un Condo-Hotel (un ibrido fra un alloggio d’albergo e la seconda casa). In questi giorni sono numerosi gli annunci immobiliari su vari siti internet che mettono in vendita gli appartamenti che presto andranno costruiti».
Per fare un esempio: «La struttura è completamente nuova, il vecchio edificio verrà demolito e ricostruito seguendo i criteri del risparmio energetico e del comfort abitativo. Demolizione e ricostruzione prevista per fine anno 2022 ed inizio 2023. Bilocali e trilocali con posto auto privato. Gli appartamenti sono di piena proprietà. Prezzi a partire da 375.000 Euro».
Secondo l’annuncio «18 dei 32 appartamenti sarebbero già stati venduti. L’edificio è situato in una posizione bellissima: fronte mare e immerso nella pineta, ma la proprietà si trova a cavallo fra due comuni: Follonica e Scarlino».
«Secondo il regolamento urbanistico in vigore – affermano Pizzichi, Baietti e Lynn – la struttura è “destinata all’attività ricettive in strutture gestite senza fini di lucro da amministrazioni, enti o aziende […] con finalità sociali, culturali, assistenziali, religiose, sportive e ricreative”»
«Quindi – sottolineano – dal regolamento urbanistico del comune di Follonica si evince chiaramente che non è ammissibile la realizzazione di appartamenti all’interno della struttura senza che l’amministrazione comunale predisponga tale previsione nei nuovi strumenti urbanistici – affermano i consiglieri Pizzichi, Baietti e Lynn -. Ad oggi il comune di Follonica non ha neanche adottato il nuovo piano operativo nonostante i sei anni decorsi dalla scadenza del piano strutturale e dell’ultimo regolamento urbanistico».
«Com’è quindi possibile che l’impresa stia vendendo degli appartamenti in costruzioni a privati se la destinazione dell’immobile è di tipo sociale e senza fini di lucro?».
«Inoltre, dopo un nostro accesso agli atti – continuano i consiglieri di opposizione -, nell’archivio pratiche edilizie del comune di Follonica non risultano richieste di titoli abilitativi per tale intervento. Quindi, secondo l’amministrazione comunale, come è possibile effettuare ad oggi una vendita di appartamenti cosi come pubblicizzato»?
«Per conoscenza – concludono i consiglieri Pizzichi, Baietti e Lynn – abbiamo inoltrato l’interrogazione anche al sindaco di Scarlino, al comandante della Polizia municipale di Follonica e alla Procura della Repubblica»