GROSSETO – A due mesi di distanza dalle elezioni anticipate del 25 settembre è già iniziata la corsa verso il voto. Il quadro è incerto sia da un punto di vista politico, perché ancora non si conoscono bene le coalizioni che saranno in campo, sia perché con la riforma del taglio dei parlamentari cambiano anche alcune dinamiche legate ai territori e ai loro rappresentanti.
L’unica certezza di questo momento è che la provincia di Grosseto non potrà più contare sulla “pattuglia” di parlamentari che ha avuto a disposizione in questa legislatura appena conclusa. Per alcuni fattori legati anche al sistema elettorale negli ultimi cinque anni la Maremma ha avuto per quattro parlamentari: al Senato Roberto Berardi (Forza Italia) che vinse nel collegio uninominale Grosseto-Livorno, alla Camera Mario Lolini (Lega) che vinse il collegio uninominale alla Camera (che cinque anni fa comprendeva la provincia di Grosseto più l’Elba), Elisabetta Ripani (prima Forza Italia, poi Coraggio Italia, poi Vinciamo con l’Italia) eletta nel listino proporzionale del collegio plurinominale e infine Luca Sani (Pd, subentrato dopo avvicendamenti nell’ultima parte di legislatura) eletto anche lui nel collegio plurinominale.
Il taglio dei parlamentari che prevede l’elezione di 400 deputati (prima erano 630) e 200 senatori (prima erano 315) ha ridotto molto la rappresentatività dei territori e per questo, in questo nuovo contesto, la Maremma rischia di non avere nemmeno un rappresentante diciamo “diretto” in parlamento. Naturalmente avrà dei rappresentanti, ma il rischio è che non siano “maremmani”. Per capirsi meglio un esempio: il collegio uninominale della Camera prima corrispondeva grosso modo alla provincia di Grosseto e per questo le forse politiche candidavano direttamente esponenti politici del territorio. Adesso quel collegio è raddoppiato e comprende anche la provincia di Siena. Questo significa che i partiti potrebbero candidare un senese e i grossetani si troverebbero a dover votare un senese o viceversa. Certo alla fine il deputato eletto nei due territori farà gli interessi di entrambi i territori, ma capite quanto sia più difficile avere un rapporto diretto con il proprio parlamentare se invece di rappresentare 200mila abitanti ne rappresenta quasi 500mila.
La legge elettorale – Come si sa si vota con la legge elettorale che si chiama Rosatellum ed è una legge mista: ha una quota maggioritaria e una proporzionale. Il Rosatellum (dal nome del proponente Ettore Rosato oggi di Italia Viva) prevede il 61% dei parlamentari eletti con il sistema proporzionale e il 37% con quello maggioritario attraverso dei collegi uninominali. Il restante 2% poi è riservato al voto delle circoscrizioni estero. La quota maggioritaria viene eletta in base ai collegi uninominali dove vince chi prende più voti. Esistono anche quote di sbarramento: il 3% per le singole forze e il 10% per le coalizioni. Da questo di capisce che è una legge che spinge abbastanza con forza alla formazione di coalizioni che possano puntare alla vittoria nei collegi.
La situazione in Toscana e i nuovi collegi – Abbiamo realizzato una serie di mappe per farvi capire meglio come sono organizzati i nuovi collegi nella nostra Regione ma soprattutto per quanto riguarda la nostra provincia.
Per la Camera dei deputati: in Toscana saranno eletti 24 deputati; 15 nel proporzionale e 9 nei collegi uninominali. Il collegio uninominale che interessa la Maremma comprende i territori delle province di Grosseto e Siena per una popolazione totale di 487.000 abitanti distribuiti su 63 comuni. Il collegio plurinonimale invece è ancora più vasto e comprende ben quattro province: Grosseto, Siena, Arezzo e Livorno.
Per il Senato della Repubblica: in Toscana saranno eletti 12 senatori; 8 nel proporzionale e 4 nei collegi uninominali. Il collegio uninominale che interessa la Maremma è molto vasto e comprende tutta la Toscana del sud, cioè le tre province di Grosseto, Siena e Arezzo per una popolazione totale di oltre 830mila abitanti distribuiti su 99 comuni. Il collegio prurinominale invece corrisponde alla totalità della Regione.