GROSSETO – Sporco sui pavimenti e sugli scaffali della cucina, materiale non alimentare custodito in maniera promiscua insieme alle derrate.
Piatti a basa di pesce crudo serviti senza rispettare i periodi di abbattitura termica del pesce. Per tutti questi motivi i Nas e la Asl hanno chiuso un ristorante di Grosseto.
I Carabinieri del Nucleo antisofisticazione e Sanità (NAS) di Livorno sono impegnati in questi giorni in una vasta campagna di controlli, disposti dal Comando Carabinieri Tutela della Salute di Roma, e che vedono tra i principali destinatari delle loro attività, i ristoranti e gli esercizi di somministrazione di cibi.
L’aumento della popolazione stagionale, infatti, richiede particolare attenzione al settore, e persegue la finalità di tutelare non solo i residenti stabili, ma anche chi trascorre in Maremma un periodo di vacanze, dai rischi che una minore attenzione ai requisiti igienico sanitari, da parte dei titolari dei ristoranti, può comportare per la loro salute.
E’ così che nel corso della settimana i militari del Nas, insieme ai colleghi dell’Arma territoriale della Compagnia di Grosseto, hanno proceduto ad un controllo in un ristorante nel capoluogo, che all’esito della verifica è risultato non essere in regola con i requisiti igienico sanitari previsti dalla normativa: quello che i Carabinieri hanno trovato nelle cucine è stato infatti sporco diffuso sulla pavimentazione e sulle scaffalature, nonché la presenza di materiale non alimentare, custodito in maniera promiscua insieme alle derrate.
L’esercizio inoltre è risultato irregolare con le prescrizioni del manuale di autocontrollo, meglio noto come protocollo Haccp, avendo preparato piatti a base di pesce crudo senza rispettare i periodi di abbattitura termica del pesce.
La situazione rilevata ha comportato l’attivazione degli ispettori della Asl, i quali giunti sul posto e preso atto della situazione, hanno proceduto a disporre l’immediata chiusura del locale, in attesa della regolarizzazione delle difformità rilevate. Sono stati infine elevati verbali per alcune migliaia di euro