PITIGLIANO – “Spero che il 26 luglio il Presidente Giani, nella sua annunciata visita all’ospedale di Pitigliano, garantisca una propria dignità alla struttura e non prometta la riapertura del reparto di Medicina facendo girare i medici dagli altri ospedali della Provincia. Sarebbe un pannicello caldo destinato a fallire: la solita coperta corta”.
Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità, sulla presenza del Governatore a Pitigliano. “Da notizie che abbiamo raccolto – sostiene Ulmi – si parla della riapertura di Medicina attraverso una turnazione dei medici degli altri ospedali. In pratica un giorno potrebbe essere impiegato lo specialista di Castel del Piano, uno quello di Orbetello, un altro ancora quello di Massa Marittima oppure quello di Grosseto. Se questo accadesse, si avrebbe una riapertura del reparto creando però una doppia problematica: non si dà autonomia all’ospedale di Pitigliano che necessita di specialisti propri e, soprattutto, si porta ad un depauperamento del personale degli altri ospedali che potrebbero andare in difficoltà, impegnati a respingere le ondate Covid, a recuperare le visite mancate, a ridurre le liste di attesa. Non è dunque questa la soluzione, ma lo è quella di rafforzare la struttura medica e sanitaria sul nostro territorio unanimemente riconosciuto stupendo e, per questo, con una popolazione, d’estate, decuplicata per le presenze turistiche”.
Non sarebbe la prima volta che questo accade e Ulmi ne è preoccupato. “Da quanto sappiamo questo è il metodo che spesso viene utilizzato – sostiene ancora il consigliere della Lega -. Ad esempio non va bene che per risolvere il problema della pneumologia di Massa Marittima, anziché assumere due specialisti in loco, se ne inviino due da Grosseto, creando disagio ad entrambi i nosocomi, così come il reparto di Ortopedia del Misericordia è costretto a inviare specialisti per coprire i turni di notte a Nottola”.
Ulmi ritiene che se Giani intende preservare i piccoli ospedali, come ha detto nelle scorse settimane a Firenze, su questi la Regione deve investire. “Ogni ospedale deve vivere di luce propria e non riflessa – sostiene il vicepresidente della Commissione Sanità – a partire dalla presenza di operatori sanitari. È giusto che a Massa ci sia il pneumologo, ma non sottraendolo a Grosseto e rendendo così meno operativo il reparto del Misericordia, così come la Medicina di Pitigliano deve avere il suo medico, senza perderne uno per assicurare il servizio in altri nosocomi, oppure Ortopedia, dove il primario sta facendo un grande lavoro per renderlo un’eccellenza regionale e non solo, si vede sottratti i professionisti per tamponare i vuoti di Nottola. Dunque bene se Giani viene a Pitigliano e dovesse annunciare che si riapre Medicina di Pitigliano, ma che lo si faccia con un reparto che possa lavorare in autonomia per l’importanza che lo stesso ospedale merita e non in emergenza, come sarebbe qualora la mia malaugurata ipotesi fosse vera. Per stabilizzare la riapertura occorre investire rafforzando il personale medico, infermieristico e degli Oss”.