GROSSETO – Sostenibilità e hi-tech spingono il settore dell’agri-food, che cresce e offre grandi opportunità professionali.
Nella sala consiliare del Comune di Grosseto sono stati presentati oggi i nuovi percorsi formativi della Fondazione Its Eat Academy per l’anno 2022-2024. Alla presenza delle istituzioni sono stati illustrati i principali punti di forza della formazione Its Eat e le opportunità professionali generate da i percorsi.
L’elenco dei relatori ha visto, oltre a Fabrizio Tistarelli, presidente di Latte Maremma e Paola Parmeggiani, direttrice della Fondazione, anche Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco del Comune Grosseto, Riccardo Breda, presidente Cciaa di Grosseto e Livorno, Mariachiara Montomoli, dirigente Formazione Regionale, Dario Santi, direttore stabilimento di Conserve Italia, Alfonso De Pietro, presidente Fondazione Lorena e Claudio Capitani, rappresentante Istituto Leopoldo II di Lorena, oltre a due studenti dei percorsi Its Eat, Alessandro Nanni, studente ed Eleonora Capecchi, responsabile commerciale di Latte Maremma, diplomata Its Eat.
La Fondazione Its Eat Academy propone ben quattro percorsi formativi per il biennio 2022-2024: 1.800 ore di formazione, prevalentemente esperienziale, per creare professionisti capaci di soddisfare la crescente domanda delle aziende di produzione e trasformazione agroalimentare. Percorsi, che oltre alle sessioni in aula, prevedono 800 ore di stage e 160 ore di uscite formative in grado di proiettare da subito gli studenti nel mondo del lavoro.
“Come imprenditore, oltre che come Presidente della Fondazione – spiega Fabrizio Tistarelli – sono convinto che sia fondamentale, in questo momento di espansione del comparto agri-food, avere giovani dotati di competenze che vanno dall’agricoltura di precisione al digital marketing, dall’export alla comunicazione. Saranno loro a portarci nel futuro di un settore che ha sempre più a che fare con la sostenibilità e l’industria 4.0”.
Per questo la Fondazione Its Eat Academy ha investito in modo importante sulla costruzione di laboratori 4.0 per l’agricoltura di precisione dotati di droni, sensori, serre idroponiche e altro ancora, ma anche di digital marketing con tecnologie che vanno dal neuromarketing alla realtà aumentata e virtuale con software innovativi per le indagini di mercato e la social analisys.
Il primo percorso presentato è Food Innovation Management: tecnico per la qualità, lo sviluppo e l’innovazione dei prodotti agro-alimentari made in Italy e la gestione dei processi produttivi, che si svolgerà a Grosseto. “L’innovazione non riguarda solo la produzione ma anche la trasformazione delle materie prime in quello che poi finisce sulle nostre tavole.” Il Tecnico Superiore opera nelle filiere di produzione del comparto agrario e di trasformazione agro- industriale nel rispetto degli standard di qualità, di sicurezza e conformità secondo le normative italiane, comunitarie e internazionali. Si tratta di un innovatore che studia costantemente i processi produttivi degli alimenti per migliorarne la. qualità e la sostenibilità, ma anche per creare nuovi prodotti sulla base delle richieste dei mercati.
Più orientato sulle tecnologie di produzione è Agrifuture 4.0: Tecnico per l’innovazione delle produzioni agrarie e delle trasformazioni agro-industriali, con sede a Firenze. “Il tecnico specializzato Agrifuture 4.0 – illustra Paola Parmeggiani, direttrice della Fondazione Its Eat – è una figura che si colloca al centro dell’organizzazione di un’azienda agro-alimentare per proporre soluzioni tecnologiche che introducano elementi innovativi e competitivi di prodotto e di processo. Un lavoro “sul campo” quindi, che però viene fatto anche in ufficio, attraverso la lettura e l’analisi dei dati provenienti da droni, sensori e apparecchiature smart che monitorano terreni agricoli e allevamenti”.
Istituto tecnico superiore eccellenza agroalimentare Toscana Food Identity Management: Tecnico per la valorizzazione e il marketing delle filiere agroalimentari di qualità, che si terrà a Montevarchi (Arezzo) è dedicato invece al marketing, export e comunicazione. “Ormai molte aziende agroalimentari esportano oltre il 60% delle loro produzioni, si pensi solo al settore vitivinicolo – aggiunge Paola Parmeggiani – molte di queste hanno prospettive incredibili se ben supportate da professionisti del marketing e dell’export”. Il percorso Food Identity Management mira a creare dei professionisti che sappiano analizzare la domanda dei mercati emergenti e proporre soluzioni innovative per il marketing dei prodotti “Made in Italy”. Si tratta di figure che coniugano una conoscenza approfondita del settore agro-alimentare a quella dei più attuali strumenti di marketing digitale. Profili estremamente richiesti da questo settore.
Ultimo ma non per importanza, Enofood Experience: Tecnico per la comunicazione, il marketing per l’esperienza enogastronomica e turistica che si terrà a Pisa. “Il turismo enogastronomico è sicuramente uno degli asset economici più importanti della nostra regione, ma dell’Italia in generale. Abbiamo grandi competenze sul turismo ma servono figure più specifiche, in grado di fare storytelling dei prodotti oltre che gestire l’ospitalità” Il Tecnico di Enofood Experience promuove l’azienda agro-alimentare nelle sue diverse espressioni (azienda agricola, agriturismo, ristorazione) intesa come luogo di esperienza in cui il cliente possa sentirsi coinvolto in un percorso di conoscenza della realtà e del territorio.
Per tutte le informazione relative ai percorsi Its Eat Academy e per partecipare agli open day è possibile consultare il sito www.fondazione-eat.it oppure telefonare ai numeri 0564 1791224 – 333 1328663.