ORBETELLO – Il 19 luglio alle ore 19 a Orbetello in Piazza Cortesini, vicino all’albero della legalità, è stato ricordato il giudice Paolo Borsellino, morto nella strage in Via D’Amelio.
“Il giudice antimafia è saltato in aria come il collega ed amico Giovanni Falcone – spiegano dall’Associazione Legalmente, che ha organizzato il momento commemorativo -. 30 anni dopo le indagini non hanno portato a risultati certi, tra omissioni, reticenze, verità posticce, trattativa stato-mafia. Paolo Borsellino è stato isolato da apparati dello stato, da suoi stessi colleghi, fino alla morte. Alcuni dei
protagonisti della vicenda sono morti o certi reati sono arrivati a prescrizione”.
“L’associazione Legalmente che ha piantato l’albero della legalità ha invitato tutta l’Amministrazione Comunale, ma era presente soltanto l’opposizione di Alternativa – proseguono -. C’erano tanti cittadini che hanno espresso la loro preoccupazione, i giovani democratici, gli studenti del liceo che a maggio hanno organizzato l’iniziativa per la commemorazione del giudice Falcone. L’amministrazione provinciale e
l’opposizione del comune di Orbetello hanno espresso il loro dispiacere che la maggioranza non abbia colto l’occasione di aderire ad “Avviso pubblico”, progetto che invece ha coinvolto tanti comuni della provincia di Grosseto. Tanto più in questo momento in cui la possibilità potrebbe verificarsi in occasione delle numerose alienazioni di beni immobili che il Comune di Orbetello sta progettando. In tutti gli interventi è emerso il timore della mafia, perché le amministrazioni devono cercare di predisporre strumenti per prevenire la possibilità di tali infiltrazioni, anche in occasione del finanziamenti del PNRR”.
“La Toscana e la Maremma non possono essere considerate lontano dai fenomeni mafiosi, come dimostrano le numerose indagini in corso”, concludono dall’associazione.