GROSSETO – «Mia madre è morta con il Covid non per Covid» così Lorena Galatolo, figlia di una donna di 74 anni morta nei giorni scorsi, scrive ai giornali.
«Probabilmente è stato semplicemente ripreso il report della Asl ma, dietro questi scarni numeri, ci sono storie e dolori che meritano di essere portati alla luce per amore della verità. Ho deciso quindi di raccontarle brevemente l’agonia di mia mamma».
«Circa due mesi fa è stata colpita, per la seconda volta dopo un primo episodio verificatosi quattro anni fa, da un’emorragia cerebrale mentre si trovava a casa ed è stata ricoverata presso l’Ospedale della Misericordia. Superati i primi giorni “più critici”, aveva iniziato un programma di riabilitazione per riuscire a recuperare, speravamo almeno in parte, le funzionalità motorie compresa anche la deglutizione».
«Proprio per i suoi problemi di deglutizione, ha contratto per ben due volte una polmonite batterica dovuta al cibo che non “seguiva” il corretto percorso all’interno dello stomaco» prosegue la figlia.
«Con la seconda polmonite il suo corpo ha iniziato a non rispondere più alla terapia antibiotica e le sue condizioni sono rapidamente peggiorate tanto da indurre i medici ad esortarci ad andare a trovarla con urgenza (era il 7 luglio) perché rischiavamo di non vederla più in vita».
«Il “covid” è gentilmente arrivato “come ciliegina sulla torta” il giorno 8, per cui è stata trasferita nel reparto covid e le visite sono diventate sempre più difficili. Ho avuto la fortuna di poterla vedere il giorno prima della sua morte quando, a causa della morfina, non ha mai aperto gli occhi nonostante la chiamassi e le tenessi la mano».
«Come ultimo “regalo” imposto dagli attuali regolamenti non abbiamo potuto vederla, vestirla e darle il nostro ultimo saluto. Per questo chiedo: mia madre è morta “per” covid o, come tante altre persone, “con” covid?».