GROSSETO – Le ore di lavoro saranno ridotte da 24 a 14 ore. È quello che ha deciso l’azienda che ha rilevato l’appalto delle pulizie alle caserme dei Vigili del fuoco di Grosseto e Follonica. Un taglio drastico, che inciderà pesantemente sulla vita delle quattro donne che da anni fanno questo lavoro. Per questo, questa mattina, le lavoratrici si sono ritrovate davanti alla caserma con i propri rappresentanti sindacali.
«Dal primo giugno è entrata la nuova ditta che ci ha annunciato il taglio. Dopo un mese e mezzo ancora non sono stati consegnati neppure i dispositivi di protezione individuale, i cartellini e il vestiario» afferma Maikol Ricci della Filcams Cgil, che insieme a Mario Spilman, Uil trasporti, porta avanti la battaglia per le lavoratrici ».
«Queste donne, tre a Grosseto e una a Follonica, sono anni che lavorano all’interno della caserma. Abbiamo più volte richiamato l’azienda ai propri doveri; l’unica volta che ci ha risposto è quando li abbiamo minacciati di fare un’azione di forza, promettendoci l’aumento delle ore contrattuali da 14 a 18. è una settimana che aspettiamo i contratti e ancora le lavoratrici non li hanno avuti. Noi siamo qui per chiedere dignità e rispetto per queste signore».
Oltretutto, riducendo quasi della metà le ore lavorate «Si crea un disservizio all’interno delle strutture e una penalizzazione delle lavoratrici sia da un punto di vista contrattuale che contributivo» prosegue Ricci.
Poi la Cgil continua: «Avevamo fatto un incontro video in cui avevamo chiesto minimo 22 ore. Prima l’azienda ha detto che ce l’avrebbe concesse, l’indomani si sono rimangiate le loro stesse parole e hanno detto non concedevano più di 18 ore. Noi non eravamo molto soddisfatti ma in un primo tempo abbiamo accettato. Ci hanno detto che il lunedì avrebbero mandato i contratti alle lavoratrici alla consegna dei dispositivi di protezione individuali: abbiamo aspettato sino a ieri alle 18.30 e non è arrivato nulla».
Per questo il sindacato ha deciso la «sospensione dal servizio legata a decreto 81 che riguarda la sicurezza delle lavoratrici sui posti di lavoro fino a quando non avremo risposte certe e concrete dall’azienda».