ORBETELLO – A Orbetello nasce “Laguna Art Factory”, un’iniziativa che unisce arte, ambiente e solidarietà e che si concluderà con un’asta benefica i cui proventi saranno devoluti all’associazione no profit “Oltre lo sguardo”.
“Laguna Art Factory” ha come fine rendere protagonista l’ambiente lagunare che fa da teatro all’unione di quattro artisti del territorio e a una guest star che metteranno a disposizione le proprie opere d’arte per un’asta benefica, i cui proventi saranno devoluti a favore di “Oltre lo sguardo”, associazione no profit che da anni opera sul territorio a sostegno delle famiglie che si confrontano costantemente con la fragilità e con la disabilità.
«Questa iniziativa – spiega Pierluigi Piro, presidente dei Pescatori – è partita da un’idea mia e della fotografa Chiara Serracchiani. “Laguna Art Factory” vuole rimettere al centro la Laguna, che ha vissuto una grave mancanza di ossigeno e che ha bisogno di cure immediate, ma vuole anche lanciare un messaggio di speranza attraverso la ricerca dell’ossigeno che per il nostro ecosistema è vita, in questo caso attraverso le opere di artisti che si mettono a disposizione per sostenere chi, da anni, si impegna a eliminare barriere di ogni genere».
Al progetto hanno aderito Dafne Pasqualotto, arte orafa, Rachele Tofanelli, artista della resina, Gianni Capitani, artista poliedrico specializzato in ceramica d’autore, il pittore Claudio Piro e Ferdinando Codognotto, artista del legno.
Le opere dei primi quattro artisti saranno presentate in occasione di un apericena che si terrà al ristorante “I Pescatori” di Orbetello il 30 luglio, durante il quale saranno allestiti dei laboratori per permettere a Capitani, Pasqualotto, Tofanelli e Piro di mostrare le loro tecniche di creazione artistica, una vera e propria dimostrazione che coinvolgerà anche il pubblico. Le opere saranno poi affidate per circa un mese a un gallerista che avrà il compito di batterle all’asta.
«Circa un mese dopo la presentazione si terrà la serata conclusiva – spiega ancora Piro – durante la quale Codognotto, artista del legno di livello internazionale, metterà a disposizione una propria opera per un’asta durante la cena che sarà organizzata a cui speriamo intervengano anche ospiti d’eccezione».
Alla presentazione, avvenuta sulla Laguna di levante a bordo del battello Remus, sono intervenuti il presidente, gli artisti coinvolti, Chiara Serracchiani, Elena Improta, presidente di “Oltre lo sguardo” e l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Orbetello, Maddalena Ottali.
«Siamo molto grati ai Pescatori per aver promosso questa iniziativa – sottolinea l’assessore – è un modo per far conoscere i nostri artisti e metterne in risalto la bravura, non solo, mette al centro la Laguna che è un ambiente che da sempre vive una grande fragilità e ha bisogno di costanti cure e attenzioni. Ringrazio il presidente Piro che, attraverso la sua azienda, dà vita iniziative che vanno oltre la pesca e coinvolgono anche tante realtà del territorio, in questo caso con un fine nobilissimo».
«L’idea che sta alla base del progetto – illustrano ancora in una nota gli organizzatori – di cui questa vuole essere la prima di molte edizioni, è la valorizzazione degli artisti locali che nella loro vita quotidiana e nella loro arte traggono continua e profonda ispirazione dalla Laguna. A Orbetello manca un evento che promuova i tanti artisti locali presenti sul territorio e che possa mostrare, oltre le opere d’arte, anche il sapiente e interessante processo di produzione delle opere. Si tratta di artisti artigiani, che intorno a un tema dato, si confrontano, scambiano idee e riflessioni, che poi si traducono in opere. Il tema di questa edizione è “Anossia”».
«La laguna – scrivono – è in sofferenza ormai da molto tempo e come accade ormai da diverse estati, di vive con il fiato sospeso sperando che non si arrivi a diatrastri delle proporzioni della moria del 2015. Ricordare che la laguna è in sofferenza e ha bisogno di cure e di attenzione, è ciò che sta dietro il tema scelto. L’arte, con la sua potenza, riesce a fare fiorire positività dalla sofferenza. Per questo anossia non può non fare pensare a ossigeno, alla soluzione del problema. Attraverso l’arte lanciamo un messaggio di bellezza e speranza. Convinti che sempre più artisti entreranno a fare parte della famiglia di laguna art factory, nostro desiderio è quello che creare un luogo di incontro e scambio tra artisti e anche occasione di passaggio di esperienza e arte alle nuove generazioni attraverso condivisione, dimostrazioni e corsi».
«Proprio per sottolineare il momento creativo e artigianale – chiariscono – Laguna Art Factory prevede il 30 luglio un’apericena presso la piazzetta spagnola dei pescatori, aperta a tutti coloro che desiderano vedere i nostri artisti all’opera. Verranno allestiti dei corner dove ogni artista potrà mostrare come si svge il processo produttivo delle proprie opere, con dimostrazioni e racconti. Nella stessa serata verranno presentate le opere che gli artisti hanno creato in occasione del progetto “Anossia”».
«Le opere verranno messe all’asta per circa un mese sia attraverso una galleria di Roma con una base d’asta di 500 euro – sottolineano – A fine agosto, in data da definire, ci sarà una cena di gala sempre presso i Pescatori dove verranno consegnate le opere agli aggiudicatari e verrà battuta all’asta un’opera dell’artista Cotognotto, artista del legno di fama internazionale. Tutto il ricavato sarà devoluto a Oltre Lo Sguardo, l’importante progetto di cohousing di Elena Improta che si occupa del durante e dopo di noi di ragazzi affetti da disabilità e che ha la sede proprio nel nostro comune. Un progetto importante per tutto il territorio e che ha uno stretto legame con La laguna, sorgendo la casa proprio sulle sue sponde. Il tema dell’Anossia stringe un legame ideale ancora più forte con il progetto portato avanti da Elena, perché i suoi ragazzi hanno difficoltà dovute proprio a una mancanza di ossigeno alla nascita».
«Quindi attraverso l’arte, attraverso la Laguna – concludono gli organizzatori – si può mandare lo sguardo oltre la disabilità, oltre la sofferenza. E produrre l’ossigeno che manca».