GROSSETO – “Vorremmo rassicurare gli amici del Circolo Pace del Partito democratico di Grosseto: gli amministratori della città sono cresciuti in questo territorio, ne conoscono ogni angolo e, di conseguenza, conoscono anche il significato e il valore di un luogo come Piazza Galeazzi”. Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e Riccardo Megale, ex assessore ai Lavori pubblici del Comune di Grosseto, rispondono così alle critiche pervenute sulle attività di riqualificazione dello spazio.
“Come al solito – proseguono – il Pd si conferma campione delle strumentalizzazioni, anche se si tratta di un progetto che ha ricevuto elogi e menzioni speciali al di fuori del nostro contesto. Un tratto distintivo di una sinistra che, come è evidente, non è pronta (e di questo passo non lo sarà mai) per amministrare”.
“Parlando delle sedute, la scelta di utilizzare il marmo rientra nell’idea generale alla base del progetto di riqualificazione, sarebbe stato folle pensare di utilizzare altri materiali (anche più facilmente soggetti all’usura del tempo). Altra falsità, l’illazione che siano roventi: la loro temperatura anche nelle ore di punta è infatti ben inferiore a quella dell’esterno. Sul tema spalliere, altra polemica inutile e pretestuosa: basti pensare che da decenni le panchine di Piazza Dante sono esattamente come quelle della nuova Piazza Galeazzi e continuano a rappresentare un punto di ritrovo e aggregazioni. Ma il Circolo Pace del Pd non si ferma qui, perché chiama in causa anche il tema degli alberi, che dopo la necessaria potatura hanno bisogno di qualche tempo per essere in condizioni di fare la giusta ombra”.
“Il Partito democratico – concludono Vivarelli Colonna e Megale – si conferma maestro nel cercare improbabili sponde nel tentativo di demolire quanto di buono fatto dagli altri e di coprire le proprie mancanze durante anni di cattiva amministrazione. Facile il gioco del trovare i difetti, più difficile quello di rimboccarsi le maniche e portare a termine i progetti. Un passatempo, quello del Pd, che per quanto sfizioso credano possa essere serve solo creare ancora più distanza tra loro e la realtà”.