PORTO SANTO STEFANO – «In molte occasioni, soprattuto in questi ultimi anni scanditi dai tempi della pandemia, “Argentario: Il Progetto” ha più volte stimolato l’amministrazione Borghini a fare un’oculata e attenta attività di programmazione, in special modo per quanto attiene le decisioni prese e il loro inevitabile impatto sull’intero territorio» afferma Luigi Scotto, capogruppo in consiglio comunale di “Argentario: Il Progetto”.
«L’attuale Giunta, infatti, in molte occasioni ha dimostrato carenze imbarazzanti sotto questo profilo, dimostrando di non sapere coniugare correttamente le esigenze dei residenti con quelle di coloro che, specialmente nei mesi estivi, vengono ad alimentare la macchina più importante dell’economia argentarina: il turismo».
«Ad aggiungersi a questa lunga serie di decisioni illogiche e deleterie, arriva la scelta di perimetrare piazza del Mercato e via Sant’Andrea di Porto Santo Stefano per consentire al corpo di Polizia municipale di effettuare una prova per l’assunzione di due nuovi agenti» continua la nota.
«Cosa apparentemente normale se non fosse che il giorno calendarizzato per svolgere il test cade esattamente giovedì 30 giugno, ovvero il secondo giorno del lungo ponte dei Santi Pietro e Paolo. Non serve neanche essere frequentatori dell’Argentario per sapere che, proprio in quei giorni, si registreranno molte presenze da parte di persone provenienti dalla Capitale».
«In ragione di questo, come è possibile anche solo pensare di intercludere una delle zone logisticamente più importanti dalle ore 8 alle ore 20, rendendo di fatto impossibile l’utilizzo di circa 250 posti auto?»
«Questo, come è facile immaginare, comporterà notevoli difficoltà in ingresso a tutti coloro che trascorreranno il prossimo week end sul Promontorio. Ma non solo! Impedire l’utilizzo della più grande area di sosta di Porto Santo Stefano creerà, di riflesso, anche un impatto negativo sulle attività commerciali e sui negozi di vicinato del Paese che, proprio in questo primo importante week end estivo hanno l’occasione di accogliere e servire un numero importante di potenziali clienti» continua Scotto.
«Pur comprendendo benissimo le esigenze del corpo della Polizia municipale, spesso pesantemente sotto organico rispetto ai gravosi compiti che, specialmente d’estate, si trova a dover svolgere, non è in alcun modo possibile avallare un errore programmatico così macroscopico e grossolano».
«Bloccare un paese per un test che poteva essere calendarizzato in un’altra giornata o effettuato in un’altra zona meno “critica” è cosa folle. Tra l’altro la disponibilità al pieno utilizzo dell’ex 64° deposito, consentirebbe di spostare proprio in quell’area il test, senza generare alcun tipo di ripercussione sul paese e sulla sua viabilità. Adesso che, finalmente, possiamo sfruttare quello spazio, perché non iniziare a farlo proprio adesso che ce ne sarebbe bisogno?».
Come “Argentario: Il Progetto” «pretendiamo, senza se e senza ma, che questa assurdità, che violenta ogni forma elementare di logica e buon senso, venga del tutto abbandonata. Perché bisogna esasperare i cittadini e i turisti con decisioni di questo tipo che, se non fossero vere, sembrerebbero quasi una barzelletta? Borghini prenda la situazione in mano e faccia retromarcia. E concentri invece energie e sforzi nel fare, come si deve, un’accoglienza che sia davvero degna di questo nome».