PIOMBINO – “In questo momento nessuno può dire no. È indubbiamente in gioco un interesse superiore che non vogliamo ignorare e responsabilmente faremo la nostra parte offrendo il massimo delle salvaguardie sotto il profilo degli effetti ambientali, senza che nessuno consideri Piombino, parimenti a qualsiasi altra realtà italiana, sacrificabile sull’altare della salvezza nazionale”. Lo afferma l’assessore all’economia Leonardo Marras, a proposito dell’ipotesi di collocazione di una nave rigassificatrice a largo nel porto di Piombino.
“I compiti assegnati al presidente Giani – prosegue – sono la garanzia che nulla sarà calato dall’alto e che sarà garantita partecipazione, trasparenza e rigore perché l’ambiente marino e la città siano tutelate sin dalle fasi di autorizzazione”.
“C’è da chiedersi semmai – precisa Marras – se Piombino possa essere considerata solo un accosto della nave per il periodo necessario alla rigassificazione in porto. Perché non dimentichiamo che gli obiettivi di reindustrializzazione non sono stati colti e oggi vanno ulteriormente affermati e rinnovati”.
“Per questo – aggiunge – chiediamo con forza al Governo di impegnarsi direttamente per una politica industriale a partire dal rilancio effettivo della siderurgia. Inoltre, in tema di logistica c’è un porto da completare. Vogliamo che nasca la più importante hidrogen valley tutta ‘green’ della Toscana, capace di giocare un vantaggio competitivo sul piano energetico, e ci aspettiamo che con l’approvazione della ZLS (zona logistica semplificata) ci siano i giusti incentivi per attrarre nuovi insediamenti produttivi”.
L’assessore conclude il suo intervento con un riferimento alle proteste nate sul territorio piombinese. “Ci sono legittime preoccupazioni – sottolinea Marras – ma si annidano anche posizioni che negano un futuro industriale possibile, rincorrendo soluzioni di conversione solo utopistiche”.