GROSSETO – E’ il Grosseto a sollevare al cielo la 47esima coppa Bruno Passalacqua. L’ha issata con l’atteggiamento del più forte, con la cognizione di chi ha saputo soffrire e svolgere un compito certamente non agevole. L’Atletico Piombino è stato un avversario difficile da risolvere, capace di mordere e di lasciare il segno. Per queste spiccate caratteristiche dei ragazzi di mister Serena, mettere le mani sul prestigioso trofeo ha avuto una equivalenza veramente profonda, che amplifica ancora di più la vittoria biancorossa, con uno spettacolare 5-3 finale (foto Aprili).
L’apertura di gara è colorata di nero azzurro. Sul primo corner a favore (5′) il Piombino è subito arrembante con il colpo di testa di Ciurli a sbattere sul palo. L’Atletico avanza senza dare spazio al drappello di Rotondo e colleghi. Centrocampo agguerrito, difesa alta, punte mobili e abili nel conquistare metri preziosi, reattiva conquista della palla, distribuzione precisa. Il Grifone va in difficoltà. Columbu al 9′ riesce ad andare al tiro, Neri blocca, Cavaglioni devia di testa (15′), mira larga, al 20′ Talocchini su calcio di punizione costringe Di Bonito alla deviazione in angolo. I ritmi sono alti, i duelli singoli forti e corretti. Gentili sulla destra, pur se accerchiato, mette al centro una palla (23′) su cui si fionda Barchi, che insacca, 1-0 con merito. È il miglior periodo del Piombino, il Grosseto perde metri ed è costretto a perdere l’iniziativa. Cavaglioni colpisce di testa al 34′ battendo Di Bonito, 2-0. In casa del grifone suona l’allarme, e il colpo d’ala è istantaneo. Un lungo lancio raggiunge Rotondo, che, veloce come il fulmine, supera Neri depositando a porta vuota, 2-1. Al 41′ il controllo di Columbu è perfetto, la conclusione è sporcata in corner.
Biancorossi più convinti e decisi nella ripresa. Columbu suona la carica al 12′ con un tiro finale senza esito. Ciurli perde un pallone infuocato, viene lanciato Columbu, che non sbaglia la mira, 2-2. Subito dopo (21′) Gentili batte un potente calcio piazzato, Di Bonito chiude in angolo. Sullo spiovente sbuca la testa di Majuri, che segna la classica autorete, 3-2. Il Grosseto non reclina la testa, anzi aumenta i giri. Dopo una punizione di Di Meglio passata di poco alta, al 31′ il Grifone pareggia con Rotondo lesto a mettere dentro dopo un vibrante flipper nell’area di rigore del Piombino, che questa volta accusa lo schiaffo, 3-3. Biancorossi in vantaggio al 38′ con Veronesi il cui perentorio stacco di testa non lascia margini di intervento a Neri, 3-4. Rotondo completa la tripletta personale al 42′. Poi c’è solo la festa biancorossa.
ATLETICO PIOMBINO: Neri, Ciurli (32′ st Chtimi), Brizi, Talocchini, Tomarchio, De Gregorio, Cavaglioni, Politi (40′ st Battaglini), Paini, Barchi, Gentili. A disposizione: Bilucaglia, Senesi, El Bouhlali, Insolia, Miano, Ricci, Taddei. Allenatore: Mirko Serena.
GROSSETO: Di Bonito, Veronesi, Falconi (11′ st Testa), Begnardi (22′ st Galli), Majuri, Simi, Cargiolli (44′ st Presicci), Battistoni, Rotondo, Bruni (1′ st Di Meglio), Columbu (44′ st Tenci). A disposizione: Nadalini, Passalacqua, Veglianti. Allenatore: Luigi Consonni.
ARBITRO: Argenti (assistenti Fredianelli e Ginanneschi).
RETI: 23′ Barchi, 34′ Cavaglioni, 35′ Rotondo; 18′ st Columbu, 21′ st Majuri (aut.), 31′ st Rotondo, 38′ st Veronesi, 42′ st Rotondo.
NOTE: espulso per proteste al 43′ st Luca Bruni massaggiatore dell’Atletico Piombino. Ammoniti Neri, Brizi, Tomarchio, Veronesi, Bruni, Galli. Calci d’angolo 5-7. Recupero: 0′ + 3′.
I premi
Gratificate Atletico Maremma e Follonicagavorrano le semifinaliste eliminate.
Premio al miglior giocatore del torneo (premio Renzo Trovò) a Alessandro Vettori (Atletico Maremma); il gol più bello (premio Massimiliano Gambassi) a Antonio Cerrato (Follonicagavorrano); giocatore più combattivo (premio Arturo Provvisionato) a Aldo Troiano (Invictasauro); coppa Disciplina (premio Gabriele Lozzi) all’Argentario; Una vita per lo sport a Maria Letizia Romani (Aurora Pitigliano) e Serena Cerboneschi (Venturina); miglior arbitro (premio Gabriele Carlotti) a Salvatore Sbordone (Aia Grosseto); premio Roberto Caselli e Angelo Agnelli ai due allenatori finalisti Mirko Serena e Luigi Consonni, un ricordo alla terna della finalissima.
Premio Marco Severi al capocannoniere Niccolò Rotondo (Grosseto, 11 reti), premio Associazione Italiana Allenatori di Calcio per Luigi Consonni.