ORBETELLO – Carlo Calenda fa il pieno di pubblico all’Antica Fattoria “La Parrina” in occasione della presentazione del suo nuovo libro “La libertà che non libera”, un’occasione anche per fare il punto sul progetto politico di Azione che definisce: «Una novità assoluta nel panorama politico italiano».
Nei giorni scorsi Calenda ha chiuso le porte a ogni tipo di alleanza “al centro”, scelta che conferma: «Il liberal progressismo di cui parlo non è un nuovo centro – chiarisce – ma un progetto politico del tutto nuovo, si propone di mettere insieme la cura verso la qualità della società, cioè il supporto alle persone affinché possano trovare la loro strada, e l’iniziativa individuale, come grande propulsione che oggi in Italia manca. La nostra è la cultura riformista pragmatica che non parla sempre di fascisti e comunisti, ma parla di cosa bisogna fare per migliorare la vita delle persone e di come farlo».
“La libertà che non libera”, il suo nuovo libro, sembra essere un concentrato delle parole chiave del messaggio di azione, tra cui ci sono “Limite” e “Senso di comunità”: «Certo – dice ancora Calenda – se la libertà è illimitata esiste solo l’individuo e la comunità va in pezzi, e se la comunità va a pezzi non sei più protetto»
Il leader di Azione conferma il connubio con “Più Europa”, ma è convinto di poter trovare singoli interlocutori anche all’interno di altre forze politiche e si rifiuta categoricamente di commentare la fuoriscita del ministro Di Maio dall’M5S: «Di liberal progressisti ce ne sono tanti – sottolinea – ce ne sono all’interno del Pd, di Forza Italia e anche della Lega, il problema è che rimangono tutti bloccati nel loro bipolarismo, populismo e non riescono a staccarsi, dobbiamo farlo noi. Lavoriamo su singole personalità e liste civiche, il civismo in Italia è molto importante. Di Maio? Non rispondo».
In più occasioni Calenda ha parlato dell’importanza di fare politica sul territorio: «E’ fondamentale – conclude – perchè è così che nasce il civismo in Italia, la politica democratica repubblicana nasce con le libere repubbliche e quindi sul territorio con il civismo, che poi diventa grande esplosione di creatività e il rinascimento è così e secondo me Azione e il suo progetto politico, per esempio, in Maremma stanno andando molto bene».