GAVORRANO – Torna per la seconda edizione il festival Pirite in Corto, la rassegna cinematografica organizzata dal Comune di Gavorrano che quest’anno ha scelto come partner organizzativo Il Piccolo Cineclub Tirreno, associazione del territorio, molto attiva a Follonica.
Quest’anno il programma prevede tre giorni di iniziative da venerdì 29 a domenica 31 luglio, tutte ospitate a Ravi Marchi, uno dei luoghi più suggestivi del Parco delle Colline Metallifere.
«Quest’anno – ha spiegato il sindaco Andrea Biondi – abbiamo voluto coinvolgere le associazioni del territorio perché vogliamo che questa manifestazione sia sempre più partecipata dalle persone che abitano i nostri luoghi».
All’organizzazione parteciperà anche la Nuova Pro Loco di Gavorrano.
Il programma
•. Venerdì 29 luglio alle 21,30 – Ravi Marchi – Proiezione del film “Giulia” di Ciro de Caro (2021). La storia di Giulia (la bravissima Rosa Palasciano, anche coautrice della sceneggiatura assieme al regista) si svolge nell’estate del 2020, alla fine del pesante lockdown, quando la vita tornava a scorrere, riprendendo un po’ per volta, là dove si era fermata. La protagonista, costantemente divisa tra il bisogno di sentirsi amata e confortata da un posto che può chiamare casa ed una sacrosanta voglia di libertà, si ritrova letteralmente in mezzo alla strada ed inizia, in maniera tutta sua, a cercare un rifugio ed un posto nel mondo. Tra un illusorio desiderio di maternità e qualche espediente per sbarcare il lunario, trascorre i giorni più caldi d quella torrida estate romana assieme a personaggi dall’esistenza vuota, inafferrabili, puri e meravigliosi come lei stessa. In questo periodo Giulia ha modo di riflettere e giunge alla conclusione che è solo lei l’artefice del suo destino e di conseguenza solo lei può sapere come vivere la sua stessa vita. Ciro de Caro è attivo come regista da oltre 10 anni, soprattutto in pubblicità. Ha diretto molti spot nazionali ed internazionali, ed alcuni cortometraggi vincitori di diversi premi. Alla sua terza opera da regista, dopo “Spaghetti Story” (2013) e “Acqua di Marzo” (2016), De Caro firma una delle commedie più riuscite del cinema italiano degli utlimi anni. Ospiti della serata: Ciro de Caro, regista dell’opera Rosa Palasciano, attrice protagonista, nomination al David di Donatello 2022, categoria “Miglior attrice protagonista”.
• Sabato 30 luglio alle 21,30 – Ravi Marchi – “Tra immagini e parole – omaggio a Luciano Bianciardi” Reading degli attori Benedetta Rustici e Lorenzo Terenzi di alcuni testi, tra i più significativi di Bianciardi, con accompaganmento musicale dal vivo. Proiezione del documentario “Bianciardi!” di Massimo Coppola (2007). Luciano Bianciardi (1922 – 1971) è stato uno degli scrittori e giornalisti più influenti degli anni Sessanta. Intellettauale, ossessionato dalla macchina da scrivere, dalle donne e dalla televisione, arriva nella Milano del boom economico, con una missione da compiere, in nome dei minatori della sua Maremma, uccisi dal grisou: fare la rivoluzione. Il documentario di Coppola è un viaggio tra Grosseto, Roma, Rapallo e Milano, per ascoltare le voci di quelli che vissero vicino allo scrittore la sua “vera” vita agra. Dalla compagna Maria Jatosti, per cui mollò moglie e figli e scappò a Milano, alla figlia Luciana, con la quale riallacciò un tenero e drammatico rapporto negli ultimi anni di vita. E poi i suoi editor, i vecchi amici di Grosseto, quelli della bohème milanese e quelli dell’esilio di Rapallo, il luogo che aveva scelto per scappare da quella Milano che «lo aveva accolto a braccia aperte – come ricorda Maria Jatosti – ma che non amava, che anzi disprezzava».
• Domenica 31 luglio – alle 21,30 – Ravi Marchi – Proiezione del film “L’arminuta” di Giuseppe Bonito (2021). Estate 1975. Una ragazzina di tredici anni viene restituita, senza che nessuno chieda il suo consenso, alla sua famiglia di origine, alla quale non sapeva di appartenere. La sua vita cambia all’improvviso e in maniera drastica, facendola passare da quell’affetto esclusivo che le riservavano nell’ex casa confortevole in cui viveva come figlia unica di una famiglia piccolo borghese ad una esistenza per lei totalmente inedita, nelle campagne abruzzei in cui regnano la povertà e la mancanza di cultura. Giuseppe Bonito, dopo il convincente esordio con “Pulce non c’è” (2012) ed il film “Figli” (2020), tratto dal monologo di Mattia Torre, prosegue con rigore ed efficacia il suo personale percorso sulle dinamiche familiari, confrontandosi con il romanzo di Donatella Di Pietrantonio e vincitore del Premio Campiello. Ospiti della serata: Giuseppe Bonito, regista dell’opera Carlotta De Leonardis, attrice co-protagonista Donatella Di Pietrantonio (in collegamento video), autrice del romanzo, vincitrice del David di Donatello 2022, categoria “Miglior sceneggiatura non originale