SCARLINO – «Piazza Garibaldi, che si trova nel centro di Scarlino, è per i paesani il fulcro della vita quotidiana (la poca rimasta), biglietto da visita e salotto buono del paese, dove passa la vita di ogni giorno, nonché quelli importanti risalenti ai tempi d’oro della Festa del 19’ dove ospitava il palco dei festeggiamenti» affermano i gruppi consiliari Pensiamo Scarlino, Per Scarlino, Scarlino insieme.
«Chi ha i capelli brizzolati ricorderà le bellissime pietre scalpellinate a mano del vecchio selciato tolto negli anni novanta per i lavori di metanizzazione, e sostituito da lastre più recenti rimaste fino allo scorso mese di aprile. Nel tempo si erano sciupate perché le cose moderne durano meno di quelle antiche, erano sconnesse e giustamente l’Amministrazione comunale ha deciso di intervenire – prosegue la nota -. A parte il periodo non dei migliori scelto per iniziare i lavori alle porte della stagione turistica subito dopo Pasqua, il proseguo è stato celere e a metà maggio la nuova pavimentazione era pronta e il colpo d’occhio positivo. Sembrava “un sacco bello” come diceva Verdone ma la gioia è durata poco, a fine cantiere infatti il pezzo di pavimentazione che collegava piazza Garibaldi a via IV Novembre è stato sostituito con un inguardabile e orribile asfalto grigio scuro che rovina il lavoro appena fatto».
«L’Amministrazione comunale sollecitata dalle critiche paesane si è guardata bene dal chiarire le motivazioni di tale scelta che alcuni ritengono di mera natura economica, cosa strana perché 50 metri di pietre in più non sarebbe certo stato un suicidio per le casse comunali. Ma le sorprese non finiscono e dulcis in fundo è arrivato l’arredo urbano consistente in futuristiche panchine in cemento bianco o resina che sembrano scese da un’Aquila, le famose navicelle di Spazio 1999».
«Nello sbigottimento generale qualcuno credeva fossero in plastica pronte ad essere riempite d’acqua come basi per ombrelloni, ma nessuno si azzardava a dare un parere profano. Fino a che come un fulmine a ciel sereno è arrivato il giudizio di un esperto stimato e apprezzato in Italia e all’estero con il suo lavoro di critico d’arte, può piacere o meno come politico e intrattenitore ma nel campo artistico è un istituzione, parliamo proprio di lui il Vittorio nazionale».
«Il professor Vittorio Sgarbi ha postato un video su Facebook con un hastag indiscutibile #salviamoscarlino definendo quei sedili (come li ha chiamati lui), “un orrore inutile” con un appello agli scarlinesi a ribellarsi. L’ultima considerazione la lasciamo per solidarietà ai cittadini abitanti del centro storico, i quali patiscono vessazioni e disagi ogni qual volta chiedono permessi per piccoli lavori o modifiche nelle loro case, e per gli operatori turistici che oltre alle forche caudine di sovrintendenza e commissione paesaggistica dallo scorso anno sono sottoposti anche al “Regolamento comunale per i dehors e le attrezzature amovibili davanti ai locali” con giuste regole paesaggistiche da seguire, per poi vedere l’Amministrazione comunale che, con la prepotenza e l’arroganza di chi comanda, fa a proprio piacimento!».
«Cara sindaca Francesca Travison così non va bene, non è giusto e soprattutto non è questo il messaggio che dovrebbe mandare un’Amministrazione virtuosa umile e saggia, diamo retta a Sgarbi rimuoviamo quei sedili mettiamoli da qualche altra parte e mettiamo in piazza qualcosa di più consono magari in ghisa, materiale principe delle nostre zone e faremo felice anche il compianto Granduca Leopoldo II».