GROSSETO – “Gli Etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità” è il primo racconto di una microstoria inedita, in gran parte ancora da scrivere.
La mostra espone i materiali della necropoli di Casenovole e prova a restituire, così, la complessità di un contesto poco noto, in un territorio che solo negli ultimi anni ha iniziato a ricevere le giuste attenzioni dal mondo scientifico grazie ad una serie di indagini condotte da ricercatori di diversi Enti e Istituti. Il progetto “Gli Etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità” prevede due momenti distinti: uno a Casal di Pari, nella necropoli di Casenovole, l’altro a Grosseto, nel Museo Archeologico e d’Arte della Maremma.
Il primo momento condiviso, una preview della mostra di Grosseto che sarà inaugurata sabato 11 giugno, si è svolto domenica 5 giugno: un evento pensato anche per un pubblico di non specialisti, con i visitatori accolti da un ballo a tema etrusco, realizzato dalla compagnia Vita Nova, e accompagnati all’interno dei sepolcri. Dopo la visita alla necropoli, una breve rappresentazione di un corteo funebre con giochi e danze curati dal gruppo teatrale Teatro Studio.
La mostra organizzata al MAAM di Grosseto sviluppa un percorso di visita articolato in quattro distinti spazi, declinato in modo diverso a seconda degli ambienti. Grazie all’alternanza di supporti informativi e infografica, reperti, supporti e approfondimenti multimediali, il visitatore potrà ripercorrere lo sviluppo della necropoli dal IV al III secolo a.C. nel contesto della Valle dell’Ombrone e dei territori limitrofi, in relazione alle dinamiche di occupazione territoriale delle grandi città etrusche (Roselle, Chiusi e Volterra). L’obiettivo è quello di illustrare, grazie a ricostruzioni in scala 1:1, la disposizione dei corredi nei sepolcri e l’associazione con i cinerari rinvenuti.
Al suo ingresso, il visitatore sarà proiettato nella necropoli di Casenovole e nel contesto storico di riferimento. La time laps permetterà non solo di definire le principali tappe della società etrusca, ma soprattutto permetterà di collocare la vicenda storica della necropoli di Casenovole nel contesto generale dell’Etruria. Nella sala 1, a destra dell’ingresso, saranno esposti i materiali delle tombe 3, 7 e 11. Nella stessa stanza saranno esposte la porta in pietra della tomba 7 e una selezione di materiali dalla tomba 11. Nella stanza 2, a sinistra dell’ingresso, nelle vetrine a muro saranno esposte le tombe 6, 9 e 10 e, in una ricostruzione in scala 1:1, la tomba 1. Chiuderà il percorso una stanza dedicata ad approfondimenti multimediali: un video con interviste a storici, archeologi, volontari o semplici appassionati che hanno partecipato al progetto e, a seguire, un video con il volto ricostruito di due individui, un uomo e una donna.
“Una mostra di alto livello – commentano il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e l’assessore alla cultura, Luca Agresti – che consente di fare luce su un angolo della nostra storia comune che per troppo è rimasto nascosto. Reperti, supporti multimediali, approfondimenti: il visitatore avrà a disposizione ogni strumento per scoprire questo affascinante mondo. Grazie al MAAM per l’impegno e l’organizzazione, che pone ancora una volta Grosseto al centro di un’offerta culturale accuratamente selezionata e inserita nel solco della propria storia e tradizione”.
Le origini del progetto risalgono al 13 luglio 2007 quando nasceva l’Associazione Archeologica Odysseus, piccola realtà di ricerca fondata, a Casale di Pari (GR), da alcuni giovani archeologi e appassionati di storia locale. Fin dall’origine le attività del gruppo vennero coordinate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, in collaborazione con il Comune di Civitella Paganico. In questo contesto il 4 agosto dello stesso anno partì il Progetto Primus, finalizzato allo scavo e al recupero di una piccola tomba a camera già violata in località Boschetto nell’area di Casenovole. Il sepolcro, contro ogni previsione, era inviolato e conteneva ventinove sepolture rimaste intatte per oltre 2000 anni.
A quindici anni dall’inizio delle ricerche, e dopo undici tombe scavate, i tempi sono maturi per condividere con il grande pubblico i primi risultati di questo prezioso lavoro di scoperta e di conoscenza di un territorio la cui storia deve essere, in gran parte, ancora scritta. Le sepolture più antiche, in uso dagli inizi del IV secolo a.C. e concentrate a ridosso dell’odierna strada provinciale, presentano dimensioni maggiori di quelle più tarde e accoglievano prevalentemente inumati con corredi molto articolati che comprendevano ceramiche figurate e oreficerie raffinate, come l’anello d’oro con scarabeo girevole e le foglie d’oro, rinvenuti nelle tombe omonime. Le tombe più recenti, databili a partire dalla seconda metà del III secolo a.C., sono invece contraddistinte dal rito della cremazione e hanno restituito corredi più essenziali costituiti, per lo più, da olle in ceramica acroma, manufatti in bronzo e oreficerie semplici.
Nell’occasione è stato presentato il logo ufficiale del Piano Strategico della Cultura del Comune di Grosseto. Il logo ricalca in gran parte quello che ha accompagnato la candidatura di Grosseto a Capitale Italiana della Cultura per il 2024 con il concept naturalmenteculturale, simbolo dell’unione fra patrimonio ambientale e patrimonio culturale nell’intero territorio di Maremma. Il periodo 2022-2026 sta proprio ad indicare quello che è l’intento del Comune di Grosseto per i quattro anni che seguiranno, ossia quello di trasformare il dossier di candidatura nel piano strategico della cultura, in linea con gli obiettivi previsti e in piena sinergia e connessione con tutti gli stakeholder che hanno sostenuto Grosseto, classificatasi tra le prime 10 finaliste per il titolo a Capitale Italiana della Cultura 2024 nel marzo di quest’anno. L’impegno è quello di ‘fare squadra’ ancora una volta, consolidare le basi progettuali già tracciate e le alleanze in parte costruite e realizzare un programma di eventi ed iniziative che potranno coinvolgere e valorizzare non solo il territorio comunale ma tutta la Maremma nei suoi aspetti più noti, quali appunto la natura del suo paesaggio e della cultura dei suoi bellissimi luoghi.
ORGANIZZAZIONE
Associazione Archeologica Odysseus APS, Casal di Pari
Museo Archeologico e d’Arte della Maremma, Grosseto
COMITATO SCIENTIFICO
Giacomo Baldini, Alessandra Casini, Andrea Ciacci, Valerj Del Segato, Roberto Farinelli, Andrea Marcocci, Claudio Milanesi, Matteo Milletti, Giancarlo Pagani, Simona Pozzi, Stefano Ricci Cortili, Andrea Sforzi, Maria Angela Turchetti, Chiara Valdambrini
COMITATO PROMOTORE
Margherita Mannucci, Andrea Marcocci, Alberto Masoni, Paolo Giovanni Schifano, Serenesse Schifano, Arsenio Siani, Giorgio Sonzogni
HANNO COLLABORATO ALLA
REALIZZAZIONE DELLA MOSTRA
PER IL COMUNE DI GROSSETO
Cristina Barsotti, Arianna Bianchi, Anna Bonelli, Felice Carullo, Paolo Dragoni
PER LA SABAP DELLE PROVINCE DI SIENA, GROSSETO
E AREZZO
Pasqualina Aiello, Fabio Bacchini, Patrizia Bevilotti, Teresa Cavallo, Annamaria Cavo, Federica Ciambotta, Maria Stella Colledan, Antonietta D’Errico, Meri Fedi, Lucia Genovesi, Paolo Nannini, Simona Pozzi
PER L’ASSOCIAZIONE ARCHEOLOGICA ODYSSEUS APS
Ferdinando Lucchesi, Margherita Mannucci, Alberto Masoni, Paologiovanni Schifano, Serenesse Schifano, Arsenio Siani, Giorgio Sonzogni, Francesca Umiliati, Michael Zimmer
ACQUERELLO DI CASENOVOLE
Lucila Mantaras
TESTI PANNELLI E DIDASCALIE
Giacomo Baldini, Federico Capriuoli, Valerj Del Segato, Andrea Marcocci, Stefano Ricci Cortili,
Andrea Sforzi
TRADUZIONI
Andrea Barbieri, Antonia Butti
ANALISI ANTROPOLOGICHE
Stefano Ricci Cortili
ANALISI PALEOBOTANICHE
Claudio Milanesi
ANALISI GEOLOGICHE
Alessandra Casini, Giancarlo Pagani
PROGETTO DI ALLESTIMENTO
Alessandro Ferrari
ALLESTIMENTO MOSTRA
AB di Alessandro Basile, Alba Serramenti snc di Ilir Bulku C.S., Beppe Anselmi, Anticherò di
Bernabò Umberto, Cristina Barsotti, Francesca Colmayer, Paolo Dragoni, Paola Spaziani,
Tecnobazz di Mazzuoli Basilio
PROGETTO GRAFICO
Andrea Barbieri
Paolo Severin
RESTAURI
Centro di Restauro di Firenze:
Roberto Boniauti, Franco Cecchi
SABAP per le province di Siena, Grosseto e
Arezzo, sede di Grosseto:
Simona Pozzi
Società Atlante:
Stefania Caloni, Marta Mineo, Gloria Rossi
Associazione Archeologica Odysseus aps:
Laura Franci, Antonietta Picciocchi, Serenesse Schifano
COMUNICAZIONE E AUDIOVISIVI
Emma Ramacciotti
RICOSTRUZIONI E APPARATI MULTIMEDIALI
Manuel Bindi, Marco Bisdomini, Federico Capriuoli, Luca Coscarelli, Rosario Esposito Ferrara, Giuseppe La Greca, Luca Romaniello, Luca Rossi di ACAS 3D
DISEGNI
Valerj Del Segato
FOTO REPERTI E MOSTRA
Associazione Archeologica Odysseus aps, Paolo
Nannini
TESTI PANNELLI E DIDASCALIE
Giacomo Baldini
Valerj Del Segato
Andrea Marcocci
SELEZIONE ED ELABORAZIONE TESTI IN LINGUA ETRUSCA
Andrea Ciacci
TESTO DIALOGO VIDEO
Giacomo Baldini, Valerj Del Segato, Arsenio Siani
ACCOGLIENZA, CUSTODIA, PROGETTO DIDATTICO E VISITE GUIDATE
Michela Berto, Francesca Colmayer, Priscilla Fellin, Lucia Ferri, Valeria Fommei, Luca Giannini,
Camilla Moretti, Simone Moretti, Matteo Penco, Paola Spaziani, Claudia Sciarretta
VIGILANZA
Cecilia Vellati
COMUNICAZIONE SOCIAL
Simone Moretti
PROGETTO REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI
Comune di Grosseto
Comune di Civitella Paganico
Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
E CON IL SOSTEGNO DI
Associazione Archeologica Odysseus aps
Tecnoseal
Roberto Ricci Designs
Francesca e Bruno Mancia
Lucila Mantaras
Gruppo Fratres Casale-Casenovole e Francesco Mallegni
Il catalogo della mostra Gli Etruschi di Casenovole. Passato remoto di una comunità sarà edito nella collana Quaderni del MAAM, a cura dell’Associazione Archeologica Odysseus APS, e comprenderà saggi di inquadramento generale, approfondimenti sulla necropoli e sui singoli complessi tombali, un inquadramento geografico, geologico e storico, nonché aspetti antropologici e paleobotanici, ogni sezione corredata di foto, piante, ricostruzioni con disegni acquarellati.
Il volume (in preparazione, uscita prevista settembre 2022) sarà curato da:
Giacomo Baldini, Valerj Del Segato, Andrea Marcocci e Matteo Milletti
I contributi e le schede sono curati da:
Valeria Acconcia, Giacomo Baldini, Andrea Barbieri, Enrico Benelli, Leonardo Bernardi,
Mattia Bischeri, Marco Bisdomini, Claudio Calastri, Stefania Caloni, Luca Cappuccini,
Federico Capriuoli, Massimo Cardosa, Alessandra Casini, Mariagrazia Celuzza, Luca Coscarelli,
Massimo De Benetti, Valerj Del Segato, Roberto Farinelli, Alessandro Ferrari, Perla Giacchieri,
Filippo Giorgi, Andrea Marcocci, Fabrizio Mazzarocchi, Claudio Milanesi, Matteo Milletti,
Paolo Nannini, Giancarlo Pagani, Giulio Paolucci, Antonietta Picciocchi, Simona Pozzi, Debora
Quaglia, Emma Ramacciotti, Stefano Ricci Cortili, Susanna Sarti, Serenesse Schifano, Alessandro
Sebastiani, Marco Sozzi, Maria Angela Turchetti, Chiara Valdambrini, Edoardo Vanni
Programma inaugurazione
11 giugno 2022
Solo su invito
18:00 piazza antistante il Museo: taglio del nastro
Intervengono Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, Riccardo Megale, Assessore al Turismo, Alessandra Biondi, sindaco di Civitella Paganico, Gabriele Nannetti, Soprintendente SABAP Siena, Grosseto e Arezzo, Matteo Milletti, funzionario archeologo SABAP Siena, Grosseto e Arezzo, il comitato scientifico della mostra, Andrea Marcocci, Giacomo Baldini e Valerj del Segato, Associazione Archeologica Odysseus APS, Chiara Valdambrini, direttore del MAAM, e Anna Bonelli, funzionario responsabile settore cultura del Comune di Grosseto.
Segue visita alla mostra, aperitivo a tema, in collaborazione con lo chef Moreno Cardone de L’uva e il malto, accompagnato da degustazione di vino etrusco, a cura dell’Azienda agricola Bio Tarazona Miriam
A partire dalle 21:00 ingresso libero alla mostra e concerto “Musiche dal Mondo” di Stefano “Cocco” Cantini ai “flauti etruschi” e ai sassofoni e di Ilaria Guarnaccia al pianoforte.
Evento a numero chiuso e su prenotazione, fino ad esaurimento posti.
Apertura straordinaria del museo fino alle 24:00
Per info e prenotazioni 0564 488752, accoglienzamaam@gmail.com