CAMPAGNATICO – «Nonostante la nostra lista avesse calendarizzato, già da oltre 20 giorni, la chiusura della campagna elettorale ad Arcille per venerdì 10 giugno alle ore 20,00, pubblicizzando gli eventi sul territorio e sui social, Pesucci in barba al rispetto ed alla correttezza che cosa fa? Organizza nello stesso luogo, giorno ed orario, quindi venerdi 10 giugno ore 20,00 ad Arcille, un collaterale evento per la chiusura della sua campagna elettorale. E più precisamente una cena organizzata nei locali di proprietà Comunale adiacenti alla Piazza di Arcille concessi in convenzione all’Associazione Festeggiamenti, luoghi tra l’altro non indicati per delibera comunale allo svolgimento di eventi politici e quindi di eventi legati alla campagna elettorale». Così si legge nella nota della lista “Insieme per Campagnatico” che sostiene la candidatura a sindaco di Luca Grisanti.
«Il Sindaco Luca Grisanti per primo si è posto il problema dell’ordine pubblico ritenendo pericoloso il contemporaneo svolgimento degli eventi a poche decine di metri l’uno dall’altro con personalità politiche di spicco invitate da entrambi gli schieramenti, e si era già attivato presso la Prefettura e la Questura che avevano dato comunque piena disponibilità ad integrare il servizio di controllo e vigilanza per prevenire eventuali disordini.»
«Valutato però anche il pensiero dei cittadini e compreso che la cosa avrebbe potuto degenerare, abbiamo deciso, per ragioni di correttezza e di opportunità, ma anche per non esasperare gli animi al termine di una campagna elettorale che ci ha visti sotto attacco anche sul piano personale, di non svolgere la chiusura della nostra campagna elettorale ad Arcille, ma a Campagnatico al Ristorante La Vecchia Oliviera, anche per far lavorare le attività della zona e non utilizzando impropriamente comitati festeggiamenti, per poi chiudere con un comizio nella sala del teatro in piazza».
«Non ci possiamo sorprendere di questo comportamento scorretto del Pesucci che, in un continuo delirio di onnipotenza, pensa di esistere solo lui e si fa chiamare alternativamente “Comandante”, “Maestro” e si permette addirittura firmarsi “coordinatore” su carta intestata della Parrocchia».
«Ah già, ma lui è quello che ci ha mandato nelle cronache nazionali perché firmava i cartelli turistici, quindi ci vogliamo meravigliare?».
«Ma non è finita qui: Pesucci in occasione del Consiglio Comunale post Covid, riunito per decidere sullo stallo delle Sagre, necessario e indicato anche dalle Prefetture a livello Nazionale, incitava la gente a venire a protestare durante la seduta, quando, come responsabile della Polizia Municipale, avrebbe invece dovuto tutelare l’ordine pubblico e il regolare svolgimento dell’assemblea».
«E Pesucci è anche colui che dovrebbe far rispettare le regole di accesso ai cantieri, ma si è fatto intervistare da un sedicente giornalista (ma lo sarà per davvero?) in un cantiere interdetto e non ancora in sicurezza».
«Pesucci è colui che per mesi ha svolto la propria campagna elettorale in divisa, ma è anche colui che ha usato impropriamente la sala comunale del Comitato per cene private ed eventi a pagamento. Ora non ci venga a dire, il signor Pesucci, che pesta i piedi sempre a tutti, di essere una vittima, oggetto di complotto, piuttosto impari a rispettare la legge e ridimensioni il suo ego. E non accettiamo assolutamente che qualcuno accusi la nostra lista che viaggia nella piena legalità di fare una campagna elettorale con toni troppo alti».
Di fronte a comportamenti del genere è bene che la popolazione sappia il modo in cui si atteggia il candidato Pesucci, ma allo stesso tempo è opportuno sapere quale delle due liste si comporta e si è sempre comportata con senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dei cittadini».