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GROSSETO – Il vescovo Giovanni Roncari ha incontrato i volontari dell’Arciconfraternita della Misericordia nella chiesa in piazza della palma. L’occasione è stata anche propizia per dare il benvenuto al rientro in sede di alcuni volontari, che per otto giorni hanno prestato la loro opera in Ucraina portando generi alimentari e prestando aiuto alla popolazione.
Il governatore dell’Arciconfraternita Edoardo Boggi, li ha presentati al Vescovo con legittimo orgoglio uno per uno: Laura Bianconi, Giulia Baldi, Andrea Minucci, Filippo Casali de Rosa e il vice presidente del coordinamento della Misericordia grossetana Maria Grazia Raffi.
“Non sono state per noi giornate di paura, ma di gioia – hanno raccontato – per noi che portavamo soccorso, e come riscontro la gratitudine nei nostri confronti che traspariva dagli occhi e dai volti della popolazione, che contavano più delle parole, non c’era bisogno di un interprete, bastavano le loro espressioni. Una tristezza interiore – hanno aggiunto i volontari – ci prendeva nel vedere i corpi mutilati o quando dovevamo trasportare i bambini gravemente ammalati in alberghi, trasformati e allestiti in fretta in ospedali. Un altro episodio che ci ha colpito: le dimissioni di un sindaco che ha abbandonato la sua città per trasportare il figlio, malato oncologico in un vicino ospedale europeo”.
Il vescovo Giovanni ha espresso parole di compiacimento per la missione ed ha esortato i volontari a curare le relazioni, non solo quelle personali, ma anche quelle a largo raggio e ha ricordato la parabola evangelica del Buon Samaritano e un passo del libro del Levitico, la cui scena è scolpita nel portone della chiesa della Misericordia, invitando poi tutti a compiere un viaggio in Terrasanta.
“Io vi ho ascoltato volentieri – ha concluso – vi stimo e vi voglio bene e se avete bisogno di me, io ci sono”.
Il Governatore Boggi ha poi riassunto quanto fatto nei due anni di emergenza covid. “La Misericordia da quando è iniziata l’emergenza Covid, con i dipendenti e i volontari, si è spesa con una generosità ed un’abnegazione oltre tutte le attese. Oltre ai servizi sociali e del 118, diventati più complessi essendo state attivate norme più stringenti di precauzione e di sicurezza, ha svolto anche il servizio a domicilio portando la spesa agli anziani e alle persone più vulnerabili.
L’Arciconfraternita nell’attualità – ha aggiunto – vanta 1500 soci, 145 volontari, 26 dipendenti, 13mila servizi effettuati nel 2021 e un bilancio in attivo. La Misericordia di Grosseto è ormai ritenuta essenziale in città. Essenziali come lo sono quegli ambiti del volontariato che, ben strutturati, sanno dimostrare di puntare all’efficienza e a garantire la massima vicinanza ai cittadini anche se non associati. Questo è lo scopo di un’organizzazione che si fonda sullo spirito di servizio cristiano che anima coloro che la servono, che decidono di dedicare parte del proprio tempo all’aiuto del prossimo. Con le risorse umane, con l’apertura ai giovani attraverso il Gruppo Gemma e con le risorse finanziarie di cui può disporre, cerca di compensare le falle del sistema e intervenire laddove il pubblico non può o non riesce ad arrivare. E, tra le tante cose, la Misericordia di Grosseto – ha concluso – ha saputo mantenere e valorizzare anche l’omonima chiesa nel centro cittadino, un cimitero sociale, che è un museo a cielo aperto e, non ultimo, il trasferimento nella nuova sede”, l’ex centro Frassati nella zona del Tiro a segno.
Con Edoardo Boggi collaborano il vice governatore Luca Andreucci, l’amministratore Paola Sprugnoli, il segretario Paolo Scotto e i consiglieri Laura Bianconi, Vittorio Chelli, Maddalena Corti, Rossano Marzocchi, Evilio Mascelloni, Francesco Ronchese e i probiviri Don Claudio Piccinini, Maria Letizia Berni e Lidia Calossi.