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MASSA MARITTIMA – Il Consiglio comunale ha approvato le tariffe Tari e nei prossimi giorni cittadini e attività riceveranno le bollette. La maggior parte dell’utenza si troverà di fronte alla riduzione del tributo dovuto, grazie all’impegno del Comune nel riordino delle agevolazioni e nel recupero dei crediti pregressi.
“Dal recupero dei crediti pregressi e dal riordino delle agevolazioni abbiamo ricavato rispettivamente 68mila euro e 70mila euro. – afferma Ivan Terrosi, assessore comunale all’Ambiente –. Queste risorse sono state redistribuite dal Comune con l’obiettivo di garantire una maggiore equità. E quindi la maggior parte della cittadinanza anziché percepire degli aumenti si troverà di fronte ad una riduzione del tributo dovuto. Il PEF 2022, piano economico finanziario, non si discosta molto dal precedente PEF 2021. Il costo complessivo di quest’anno per il Comune di Massa Marittima è 2milioni e 297mila euro, quello del 2021 era di 2milioni e 295 mila euro, con un aumento di circa 38mila euro, pari a +1,6%, che non ha niente a che vedere con le cifre da capogiro che sono state ipotizzate nei giorni scorsi sui social”.
“La differenza sostanziale è che nel 2021, così come nel 2020, abbiamo potuto contare sui fondi statali tesi a mitigare gli aspetti economici negativi provocati dalla pandemia. Il confronto vero, quindi, soprattutto per certe tipologie di attività commerciali, a parità di condizioni, deve essere fatto con il 2019. Come ho spiegato in Consiglio comunale, il tema della gestione dei rifiuti, e di conseguenza della definizione delle tariffe Tari, è complesso e non dipende esclusivamente dalle scelte del Comune: siamo inseriti in Ato Toscana Sud con altri 103 comuni. L’Ato è l’organo che stabilisce il Pef. Sei Toscana sarà il gestore unico fino al 2033, in virtù della gara assegnata nel 2013. Nella costruzione dei Pef, i piani economici finanziari dei Comuni, tutte le amministrazioni comunali concorrono minimamente alla determinazione della cifra complessiva. Difatti nel caso di Massa Marittima, il corrispettivo del gestore Sei Toscana, sommato al costo degli impianti dove vengono portati i rifiuti raccolti, è pari a un milione e 975mila euro. L’esigua parte di risorse che manca per arrivare al totale è rappresentata dai costi comunali per la gestione del verde, le disinfestazioni, le bollette Tari non pagate, la gestione e spedizione del tributo. Solo su questi abbiamo la possibilità di incidere direttamente. Tutto quello che si dice di diverso è falsa informazione, demagogia e strumentalizzazione”.
Entrando nello specifico del riordino delle agevolazioni, il Comune ha voluto mantenere anche nel 2022 la riduzione del 10% per chi usa il compostore e per le abitazioni non locate tenute a disposizione per uso discontinuo; e la riduzione del 30% per le abitazioni di un solo componente. Le vecchie riduzioni legate alla distanza delle abitazioni dai cassonetti sono state invece sostituite con la proposta inserita nel nuovo regolamento per l’anno 2022 di un’unica riduzione del 50% per le utenze che distano oltre 1000 metri dal punto di conferimento dei rifiuti.
“Possiamo aspirare a ridurre ulteriormente i costi in bolletta – aggiunge Ivan Terrosi – differenziando meglio il rifiuto che produciamo. Massa Marittima, infatti, è ancora al di sotto della soglia del 60% di differenziata. Produciamo troppo indifferenziato che va in discarica al costo di 70 euro a tonnellata. Se invece riusciamo con l’impegno di tutti a salire almeno al 65% di differenziata, oltre ad abbassare la quantità di rifiuti spediti alla discarica e quindi la spesa sostenuta dal Comune, possiamo ricevere anche i bonus premianti che ci consentono di abbattere ulteriormente i costi con benefici per tutti nella bolletta”.
“Adesso le condizioni per migliorare ci sono, avendo garantito anche a chi abita nel territorio aperto, la possibilità di fare la differenziata. Non è tollerabile quindi continuare a vedere in alcune vie, perfino del centro storico, l’abbandono dei rifiuti, così come, non è plausibile trovare bidoni dedicati a plastica e vetro, pieni di ingombranti, di cartone o di indifferenziato. Sono poche le persone che si comportano così, ma inficiano i buoni propositi degli altri e non rendono merito al decoro che la cittadina si merita. Dobbiamo quindi fermare questi comportamenti incivili agendo con la repressione se necessario, ma soprattutto sull’educazione e il senso civico”.