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GROSSETO – Il corpo parla, il corpo sente. Lo sanno bene gli studenti del Fossombroni che al Bagno Giglio di Marina di Grosseto, hanno vissuto una mattinata all’insegna degli sport da spiaggia, come il beach tennis, il beach volley, il beach soccer, il nuoto e persino il calciobalilla e hanno anche partecipato a un drum circle a cura di Tommaso Niccolai della scuola di musica Rockland.
Il drum circle è una “sensazione” che penetra sotto pelle e sollecita ogni cellula di chi partecipa. È un evento ritmico in cui i partecipanti si dispongono in circolo utilizzando percussioni di vario genere e provenienza etnica e, con l’aiuto di un facilitatore che funge un po’ da direttore d’orchestra, creano ritmi improvvisati con lo scopo di condividere la propria energia vitale attraverso le vibrazioni coinvolgenti dei tamburi. Non occorre alcuna competenza musicale poiché il ritmo è un elemento ancestrale e istintivo nell’essere umano così come lo è la condivisione che crea tra i partecipanti una relazione basata sulla collaborazione e sulla cooperazione, che è poi il vero collante di ogni drum circle.
Ciascun partecipante è parte vitale della performance e la qualità della musica che ne scaturisce dipende, poi, solo dalla capacità di relazionarsi, ascoltarsi e comunicare tra i membri del gruppo, che si conoscano o meno tra loro. Il drum circle è un’esperienza che rafforza le relazioni e la capacità di condivisione del gruppo, aiuta a ridurre lo stress, rafforza la fiducia e genera un impatto emotivo salutare. Contribuisce a scaricare le energie negative e l’aggressività, restituisce la sensazione dell’importanza vitale del singolo per la sinergia del gruppo, rafforzando l’individualità per la buona riuscita di un evento collettivo: è pertanto molto utilizzato nelle scuole e nelle comunità lavorative di ogni genere.
Gli studenti della 2^A AFM e della 3^M a indirizzo turistico, guidati dall’insegnante Anna Del Vacchio, docente di scienze motorie e musicista formatasi alla scuola di Mogol, hanno studiato gli effetti delle sollecitazioni di tipo acustico sui solidi, sui liquidi, sulle cellule umane. «Tra sport e musica il legame è profondissimo, basti pensare anche solo a tutti i cori da stadio che coinvolgono i tifosi che, pur non conoscendosi, riescono sempre a cantare all’unisono e senza l’ausilio di un direttore d’orchestra – spiega Anna Dal Vacchio -.
Lo Sport usa e ama la musica perché questa stimola nel nostro corpo la produzione di endorfine, i neurotrasmettitori del cervello che svolgono un’azione analgesica ed eccitante e che, provocando sensazioni di benessere, regolano l’umore, alleviano il dolore fisico e lo stress, regalano piacere, danno felicità, rilassano, svolgendo una vera e propria azione di doping naturale». Gli altri docenti accompagnatori, Laura Quendo, Marco Di Monaco e Nello Sorrentino, si sono lasciati coinvolgere immediatamente dal drum circle insieme agli studenti e ai passanti che si sono fermati a guardare per poi chiedere di partecipare. Un’esperienza esaltante e coinvolgente che, in questo finale di anno scolastico, ha fatto bene a tutti, studenti e insegnanti, regalando bit di energia per lo sprint finale.