MANCIANO – La sezione Spartaco Lavagnini del Partito Comunista Italiano – Manciano interviene in vista delle prossime elezioni amministrative.
“Il senso di responsabilità che contraddistingue la politica comunista e l’adesione ai valori di coesione della comunità e correttezza civica non hanno lasciato aperta la possibilità di presentarsi con una propria lista, il proprio simbolo e un progetto politico che potesse tradursi in un’azione concreta per dare risposte alle questioni che si pongono in un territorio vasto, complesso e per certi aspetti problematico come è quello del Comune di Manciano”, dicono dal Pci.
“La complessa situazione politica e l’evidente trasversalità delle due liste in campo, d’altronde, non permettono di aderire a nessuno dei progetti elettorali proposti. La perdita dell’identità ideologica – che la nostra realtà periferica ha purtroppo in comune con il panorama nazionale ed europeo – rischia di tradursi in un’azione priva di identità politica in cui, dietro al civismo che caratterizza le due liste in gara, si nasconde una scarsa attenzione ai temi che più sono cari al Partito comunista italiano: il lavoro, l’istruzione, la sanità, l’ambiente, l’antifascismo”.
“A tale proposito ricordiamo che, nella passata amministrazione, il Pci propose – tramite canali ufficiali – di aderire alla mozione dell’Anpi con la quale si chiedeva a tutte le amministrazioni italiane una dichiarazione ufficiale di antifascismo: né la maggioranza, né la minoranza aderirono alla mozione, confermando il carattere indistinto della confusa azione istituzionale che troppo spesso caratterizza la politica contemporanea, non solo di ambito locale”.
“Il mancato rinnovamento dei nomi e dei gruppi politici di riferimento ha prodotto, nelle amministrazioni degli ultimi decenni, un appiattimento della visione in ambito sociale, sanitario, lavorativo, svelando purtroppo l’assenza di progetti politici di lungo termine. Tutto ciò è evidente nella mancanza di strategie per combattere il precariato e creare lavoro stabile, tutelato ed equamente retribuito e dare modo ai giovani di rimanere sul territorio; nel progressivo indebolimento del servizio sanitario pubblico; nella insufficiente attenzione alle criticità sociali ed economiche che insistono nel nostro Comune mettendo in difficoltà famiglie e lavoratori”.
“La posizione di equidistanza del Pci di Manciano, lungi dall’essere una posizione apolitica o un invito all’indifferenza civile, è l’espressione di una impossibile adesione a progetti politici dal marcato carattere trasversalista e, questi sì, caratterizzati dall’assenza di visione politica e di prospettiva di rinnovamento sociale”, concludono dal Pci.