ROCCASTRADA – Prevenzione per la salute dei lavoratori, specie dal rischio delle “morti bianche”, vigilanza sugli abusi edilizi, salvaguardia del paesaggio dalle violazioni ai vincoli ambientali e paesaggistici: queste le direttrici perseguite da una campagna di controlli promossa dall’Arma dei Carabinieri e che nel territorio maremmano è stata svolta con estrema attenzione e costanza, anche in ragione delle particolare bellezza e unicità del territorio, specie le zone costiere e le pinete litoranee, ma anche le aree di notevole pregio e vincolate per decreto ministeriale.
Una campagna che vede coinvolti in primo luogo i Carabinieri Forestali, in ragione delle loro specificità e competenze, lavorare insieme ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e dell’articolazione territoriale. Ma non solo: spesso infatti è stato richiesto il supporto del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pisa, perché l’individuazione di questi abusi è complessa.
Nel primo quadrimestre del 2022, i Carabinieri Forestali hanno già denunciato oltre 20 persone per violazioni della normativa sia urbanistico-edilizia che paesaggistica. Dai cantieri più piccoli, riguardanti opere di ristrutturazione di private abitazioni, a quelli di costruzione di nuovi edifici: i militari hanno selezionato e operato su obiettivi individuati e studiati in precedenza In totale le attività svolte sono state 214, a cui sono seguiti sequestri di aree cantierizzate con conseguente blocco dei lavori in corso.
Violazioni rilevate ad ogni livello, come il caso a cui hanno lavorato i Carabinieri della Stazione di Roccastrada, insieme ai colleghi Forestali ed a quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Grosseto, che nel comune Roccastrada avevano individuato e controllato un cantiere dove si procedeva alla ristrutturazione di un fabbricato. Nessuna violazione in materia di lavoro, ma è venuto fuori che alcuni rifiuti, provenienti dagli scarti della lavorazione edile, anziché essere avviati allo smaltimento in maniera corretta e con i relativi costi, venivano distrutti dando loro fuoco. Una pratica pericolosa ed altamente inquinante, che ha portato alla sanzione amministrativa a carico della ditta appaltatrice e del proprietario dello stabile, per importi di oltre 1.000 euro.