CAMPAGNATICO – “Siamo sconcertati anche se non stupiscono, visto il modo con cui ha avviato la sua campagna elettorale, le parole del candidato Elismo Pesucci, secondo cui l’estromissione della lista del candidato Bastianini sarebbe scaturita da un tentativo da parte del candidato sindaco Grisanti e della sua lista di estromettere quella dello stesso Pesucci”, così il candidato sindaco Luca Grisanti, i candidati e il Comitato “Insieme per Campagnatico” rispondono alle accuse mosse dall’avversario Pesucci.
“Sono accuse gravi e infondate e una caccia alle streghe – proseguono dal Comitato -. Chiunque abbia evidenziato il problema lo ha fatto sicuramente per spirito di giustizia, perché il problema esiste ed è innegabile. La cosa grave che si evince da quello che scrive Pesucci è la sua atavica difficoltà a fare discrimine tra ciò che è legale, e si può percorrere, e ciò che non lo è anche se utile allo scopo e quindi accettabile. Non è così. Tra le righe Pesucci ha ammesso che il presidente della Società sportiva di Arcille è il figlio Davide, pertanto, prendendo spunto dalla sua ammissione”.
“Ci pare opportuno porre l’attenzione di tutta la popolazione di Campagnatico sul preoccupante metodo familiare che lo stesso candidato sindaco adotta già dalle sue scorse legislature. Pesucci si radica nell’associazione sportiva attraverso il figlio Davide, presidente della stessa; è lo stesso Elismo Pesucci il deus ex machina del Comitato Festeggiamenti di Arcille che organizza le ormai note alle cronache sagre a go-go; sotto di lui, a piramide, sottostanti vari familiari come il figlio (di nuovo), la moglie, la nuora, e così via. Vero è che questo Comitato Festeggiamenti ha un presidente ma, come tutti sanno, è un presidente di facciata, spesso impreparato e inconsapevole delle scelte del deus ex machina come l’imposizione dell’uso improprio della sala in concessione dal comune per scopi politici (vietati dalla convenzione comunale); adesso il sistema familiare alla Pesucci si ripropone anche nella lista dei candidati dove è presente Anna Momini, nuora del candidato a sindaco Pesucci. Se è vero che burocraticamente non lo è perché non unita da matrimonio con il figlio Davide Pesucci, di fatto ne è la compagna convivente e quindi nuora di Elismo Pesucci, legata da un vincolo familiare a quest’ultimo. Vi immaginate un Comune amministrato in toto dalla “Famiglia”. Il Comune non sarà “Casa Vianello” ma “Casa Pesucci”. Questo è il metodo Pesucci che merita di essere sottolineato”.
“Ovviamente non ci si può stupire perché già nelle scorse legislature il Pesucci lo avesse adottato. Ricordiamo dell’assunzione della moglie dello stesso Pesucci, in costanza del suo mandato, alla Società Partecipata del Comune di Campagnatico (della quale il Comune è socio unico), con compensi favolosi, ci sono gli articoli di giornale dell’epoca quando la vicenda fece scandalo e scalpore. Il nostro monito ai cittadini è ‘niente succede per caso ma per le scelte di ogni uno di noi'”.
“Guardando indietro nel tempo mi sono ritrovato nel passato travolto da uno tsunami per non aver aver avuto l’insistenza giusta nel controllare l’operato di Pesucci che faceva continuamente ostruzionismo e quindi non posso sopportare che i miei concittadini, molte volte inconsapevoli dei metodi dello stesso, gli regalino di nuovo 5 anni di egemonia”.
“È bene anche porre l’attenzione sul metodo di fare campagna elettorale di Pesucci che si basa unicamente sull’attaccare la persona di Grisanti, sia sulla carta stampata che nelle chat ‘carbonare’. O attraverso dossier altrettanto carbonari. Per questo fino a oggi non ho mai risposto alle provocazioni e non intendo farlo di nuovo perché i cittadini vogliono sentire parlare di progetti futuri e dare continuità ai 5 anni di lavoro svolto che ha gettato le basi per nuovi progetti”.
“Quindi da ora in poi Pesucci, a meno che non faccia dichiarazioni a rischio di querela, verrà ignorato da me e dai componenti della lista perché ritenuto solo ‘oggetto di disturbo’ ad un vero e costruttivo lavoro di interazione con gli elettori”, concludono Grisanti, i candidati ed il Comitato “Insieme per Campagnatico”.