GAVORRANO – La vicenda del “gazebo della discordia” si è conclusa (in parte) nella mattinata di oggi con il voto favorevole alla condizione di incompatibilità di Serena Rossini da consigliera comunale di maggioranza.
Una passaggio in consiglio comunale praticamente obbligatorio dal momento che Rossini ha un contenzioso amministrativo aperto con il Comune di Gavorrano.
La vicenda è nota: Rossini, titolare di un locale nel paese di Ravi, nel 2020 aveva chiesto l’autorizzazione, poi concessa, per l’installazione di un gazebo di fronte alla sua attività. Un intervento che in paese aveva suscitato alcune polemiche, anche perché il gazebo in questione era stato posizionato sopra le strisce pedonali della strada, successivamente spostate.
Sulla vicenda è intervenuto più volte il consigliere Andrea Maule (Lega), anche con un’interrogazione al sindaco. Il capogruppo del centrodestra gavorranese aveva chiesto chiarimenti sulla regolarità dell’autorizzazione e successivamente anche sui rapporti tra il Comune e l’allora consigliera comunale Rossini chiedendone le dimissioni.
In seguito, con l’ordinanza n. 6 del 4 gennaio 2022 il Comune di Gavorrano ha ordinato la demolizione del gazebo. Una revoca alla quale Rossini si è opposta facendo ricorso al Tar aprendo un contenzioso con il Comune che l’ha resa quindi incompatibile nel suo ruolo di consigliera.
Nella seduta odierna del consiglio comunale, alla quale Serena Rossini non ha partecipato, l’assise ha quindi confermato la sua incompatibilità con la carica di consigliera comunale, anche se proprio Andrea Maule e Giacomo Signori si sono astenuti nel voto.
Al posto di Rossini in consiglio comunale, quando la procedura sarà conclusa, entrerà come primo dei non eletti Gianluca Giorgi. Rossini ha comunque dieci giorni di tempo per rispondere alla decisione del consiglio comunale.