MASSA MARITTIMA – In questi giorni il lago dell’Accesa è tornato al centro di dibattiti e polemiche, non solo social, a causa della costruzione del nuovo ponte sul fiume Bruna.
“Il ponte ha destato critiche feroci tra i cittadini e tra gli amanti del lago, sia per l’altezza – che seppur giustificata da motivazioni idrauliche presenta un forte impatto visivo – sia per la mancanza delle rampe che lo renderebbero accessibile ai disabili, ai passeggini, alle biciclette e anche alle persone con ridotte capacità motorie, ma che lo avrebbero reso ancora più ingombrante”, scrivono in una nota Claudia Casini di Simurg Ricerche, e Rudi Renzi e Luisella Meozzi di AncorAccesa..
“Come dichiara lo stesso sindaco Marcello Giuntini, rispondendo sui social a coloro che chiedono spiegazioni, le rampe sarebbero state di gran lunga più impattanti visto che la pendenza di una rampa percorribile ci avrebbe costretto ad un camminamento di circa 20 metri di lunghezza. Infatti, quello che appare distorto anche ai cittadini formati sull’argomento, tra cui l’architetto Gabriele Mello Rella che risponde al sindaco sempre sui social network, è la scelta di un ponte sovradimensionato che però limita l’accesso a poche categorie di persone, quando sarebbe bastata una passerella dimensionata sull’effettivo carico da sostenere, ovvero quello di poche persone”.
“In tale contesto animato, alcune dichiarazioni di privati cittadini, e anche delle istituzioni, sembrano indicare che la costruzione del ponte sia stata discussa – e quindi in qualche modo avallata – anche durante gli incontri del percorso partecipativo AncorAccesa.
E’ doveroso precisare invece che i due percorsi, quello di progettazione e costruzione del ponte, e quello di discussione pubblica sul futuro del Lago, non hanno niente in comune”.
“Il percorso partecipativo AncorAccesa si è svolto da maggio a novembre 2021 attraverso la realizzazione di interviste, questionari, incontri ristretti e incontri pubblici, sempre gestiti con metodologie partecipative, per offrire tempi e spazi dove approfondire la conoscenza del luogo, esprimere le proprie idee, le aspettative, le emozioni e le paure. E’ stata una occasione, per la comunità interessata, di discutere del modello di tutela e promozione del comprensorio del lago dell’Accesa”.
“Il progetto è stato promosso dal Comune di Massa Marittima sotto la spinta di un gruppo di cittadini, ed è stato co-finanziato dall’Autorità Regionale per la Promozione della Partecipazione ai sensi della LR Toscana 46/2013. Alla fine del percorso è stato prodotto un documento, detto Carta del Lago, che è consultabile a questo link e a cui è possibile aderire:
https://partecipa.toscana.it/documents/4422144/0/Carta+del+Lago+def+%281%29.pdf/631ac030-a973-1daa-298a-2e686fd390f3?t=1638867418741“.
“La costruzione del ponte sul fiume Bruna era stata già prevista dagli uffici tecnici del Comune in tempi precedenti all’attivazione del percorso partecipativo, e ci è infatti sempre stata descritta come una soluzione tecnica necessaria ad evitare il doppio accesso alle due sponde, utile soprattutto ad evitare il passaggio su terreno privato. Nessun disegno del ponte è mai stato richiesto e quindi fornito nell’ambito del percorso partecipativo”, concludono.