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SCARLINO – «Ancora una volta ci troviamo costretti a replicare alla maggioranza, seppur solitamente preferiamo proporre nuovi argomenti fra i tanti che ci offre questa amministrazione dilettante che sta mettendo in ginocchio la comunità e con protervia pretenderebbe di mettere il bavaglio al dibattito politico».
Sul Piano operativo di Scarlino intervengono i gruppi consiliari di minoranza PensiAmo Scarlino, Scarlino Insieme e Per Scarlino.
«Avevamo sentore delle problematiche nel campo complesso della pianificazione – affermano -, in mano all’inesperienza di una giunta e un assessore che in tre anni sono riusciti a dire tutto e il suo contrario in urbanistica, portando a casa scarsi risultati e un eventuale contenzioso che potrebbe fermare la crescita del territorio per chissà quanti anni».
«Per questo frequenti sono state le nostre uscite sul Piano Operativo, avevamo notato che dietro l’apparenza saccente ed arrogante nel metodo si nascondevano improvvisazioni e debolezze nel merito, con palese difficoltà a portare avanti le promesse sbandierate in campagna elettorale. Il “disastro” come amava chiamare il Piano adottato dalla passata amministrazione – cara sindaca – l’ha fatto lei, oggi alla luce degli interventi difensivi che abbiamo letto sui media locali da parte dello studio Massetani il quale afferma “di non avere avuto nessun ritardo ed aver rispettato i tempi”, siamo giustamente preoccupati degli strascichi che questa vicenda lascerà per lo sviluppo futuro del Comune di Scarlino».
«Lo Studio infatti afferma di aver consegnato le ultime controdeduzioni (per la parte documentale scritta) a inizio 2021 e riguardo all’incidente al server del gennaio scorso di non aver perso i file delle controdeduzioni ma solamente gli “shapefile” per la restituzione grafica (peraltro salvati e recuperabili), precisando che il ritardo è dovuto al fatto che l’Amministrazione nel frattempo gli aveva commissionato prestazioni non previste nella convenzione d’incarico».
«Non solo – proseguono le minoranze -, l’iter si sarebbe comunque bloccato in quanto parte delle controdeduzioni erano condizionate alle risultanze dei nuovi studi idraulici (non in possesso del professionista), già citati aggiungiamo noi in passato dall’assessore Spinelli dei quali non è dato ancora sapere a che punto sono».
«Ultima – aggiungono – non per importanza la diatriba sul pagamento dei compensi già effettuati a detta della sindaca per l’80 % del dovuto, dimenticando di dire che l’ultimo versamento in ordine di tempo è stato effettuato proprio dall’amministrazione attuale.
Se invece di arrivare a questa soluzione drastica che potrebbe portare a pentimenti, si fosse seguito i consigli dello Studio Massetani che “suggeriva di andare in consiglio comunale a breve con gli elaborati pronti rimandando alla fase finale la traduzione grafica e normativa” o delle stesse opposizioni che proponevano “una commissione urbanistica per provare ad uscire dall’impasse” sarebbe stato sicuramente meglio per tutti».
«Questa Giunta invece ha preferito la prova di forza, ignorando qualsiasi mano tesa e andando avanti sulla strada della presunzione, fino a trovarsi stretta nell’angolo delle sue incapacità e come sempre tentare la cosa che gli riesce meglio; addossare la responsabilità ad altri. Il casus belli è stato l’incidente al server del professionista, così senza pensare alle conseguenze in termini di perdita di tempo e aumento dei costi che un eventuale contenzioso creerebbe ha agito d’impulso revocando l’incarico, scherzosamente vi suggeriamo di pensare a prendere una laurea in “colpe altrui”».