MARINA DI GROSSETO – «Ormai ci avviamo all’apertura della stagione estiva e come si ripete da molti anni, le problematiche sono sempre le stesse» a parlare sono Andrea Quadalti, Matteo Di Marzo, Michele Marchese, Davide Balistreri, Daniela Ferraro di Italia al centro con Toti.
«Tra i diversi punti critici presenti quello del manto stradale, che in molte zone può ritenersi al limite della praticabilità e che rappresenta sicuramente l’elemento di maggior visibilità negativa per una località a vocazione turistica. Benché Marina di Grosseto sorge in un’area densa di pini, l’incuria e l’assente manutenzione stradale rende insicura la viabilità anche dove non ci sono alberature» prosegue il vicecoordinatore Matteo di Marzo.
«Da molto, troppo tempo sentiamo crescere la delusione dei cittadini per le tante promesse fatte e mai mantenute. Proclami di prossimi ed risolutivi interventi che cadono nell’oblio poco dopo. Anche l’aver ereditato una situazione poco felice, ad oggi, non può essere più annoverata come giustificazione credibile ed accettabile».
«Ascoltando la gente del posto ci si rende conto che la delusione sta facendo posto alla rabbia insieme al disincanto nei confronti di chi dovrebbe tutelare gli interessi e la sicurezza comune.
Molti marinesi si chiedono se è giusto essere considerati e trattati come cittadini di Serie B. Non vi è stata, finora, nessuna volontà a mettere in campo un serio piano di sviluppo del turismo e di riqualificazione dell’area. Se non si fa ricorso a tutte le necessarie economie, come pensiamo di fare turismo e divenire appetibili per gli investitori locali ed esterni?».
«Certo molti dicono che Marina non è come altre note località balneari, ma semplicemente una tranquilla cittadina per famiglie, ma anche le semplici famiglie hanno il diritto di ricevere la giusta attenzione. Veramente vogliamo fare turismo in questo modo? Quale biglietto da visita presentiamo annualmente ai turisti? Cerchiamo di dare voce a chi voce ormai non l’ha più o a quelli rassegnati a vivere come in una dimenticata periferia di città» continua la nota.
«Noi ci siamo e ribadiamo che siamo a disposizione, in primo luogo ad ascoltare i nostri cittadini per poi suggerire strategie efficaci per un vero rilancio di una località che può e deve crescere portando un’economia basata su servizi ed offerte commerciali e non soltanto sulle imposte municipali. Dimostriamo affinché ci sia un vero interesse verso la nostra località e ci auspichiamo, nell’immediato futuro, una maggiore tutela».