GROSSETO – Area Zero. È questo il nome del progetto che vuole sviluppare il polo industriale nella zona tra la Senese e via Genova. L’area è già sede di alcune importanti realtà della nostra provincia, ma l’idea è quella di migliorare la zona, sia da un punto di vista della viabilità che da un punto di vista del verde e dell’estetica in generale, così da renderla anche maggiormente attrattiva.
«Il progetto AreaPuntoZero – dichiara il responsabile della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, Giovanni Mascagni – nasce per dare una risposta alle prospettive di sviluppo e di lavoro del nostro territorio attraverso il miglioramento di questa importante area produttiva. Un’area nella quale molte imprese stanno facendo investimenti estremamente significativi con i quali creano lavoro buono, qualificato e stabile, grazie alla capacità di affacciarsi nei mercati globali con competenze di alto livello, visione manageriale e dinamismo».
«Crediamo fortemente che questa sia un’opportunità di crescita economica per tutti: sostenendo queste imprese sosteniamo l’intera città, perché l’attività manifatturiera crea un valore aggiunto sul territorio che si riversa su tutti i settori e le dinamiche economiche del nostro contesto locale. Il progetto, elaborato e presentato tra il 2020 e il 2021 a tutte le istituzioni (il Comune di Grosseto, la Regione Toscana, la Camera di commercio), è rappresentato da un masterplan nel quale sono contenuti tanti elementi di innovazione e trasformazione dell’area, toccando i temi dell’aggregazione, della funzionalità logistica, del green, della formazione e dei servizi a favore dei lavoratori della stessa area, con l’obiettivo di realizzare una migliore interazione tra le dinamiche d’impresa e quelle sociali, e favorire al contempo l’attività delle aziende. I tempi sono cambiati: prima questi luoghi di lavoro venivano posti volutamente lontano dai centri abitati, mentre oggi le attività sono così digitalizzate e legate alle componenti intellettuali che la contaminazione rappresenta un valore aggiunto».
Le prospettive del progetto? «Siamo consapevoli – prosegue Mascagni – che il percorso sarà sicuramente lungo ed è necessario un lavoro di squadra per reperire le risorse necessarie. Sicuramente nell’immediato le imprese ci aspettiamo almeno la sistemazione della logistica di accesso all’area, totalmente inadeguata ed estremamente pericolosa. Un primo passo che può fare da viatico alla realizzazione di tutte le altre iniziative nel medio periodo. Da parte nostra, com’è stato finora, garantiamo collaborazione e condivisione».
L’incontro è stato ospitato nella sala convegni di Toscano alta sartoria.
«L’idea – afferma Luciano Bianchi Ceo di Toscano – è quella di riqualificare un’area industriale che in questo momento sta vedendo uno sviluppo importante. Rrd si trasferirà presto qui e poco più in giù sorgera l’hub di Amazon. Si tratta di un’area tutta da riqualificare che può essere un biglietto da vista per la città, così alle porte di Grosseto come si trova. Quello che abbiamo pensato è un progetto urbanistico industriale che porti alla razionalizzazione delle aree, degli accessi e dei servizi».
«Quello che sta nascendo qui è un polo di eccellenza nell’ambito della manifattura, della moda. Stiamo parlando di aziende che si stanno aprendo a tutto il mondo partendo da un’area che dovrebbe sostenere questo sforzo fatto dalle aziende».
Bianchi sottolinea la sinergia con Confindustria e con l’amministrazione comunale da parte delle aziende coinvolte per costruire insieme un progetto di riqualificazione. «a Toscano diamo lavoro a 35 persone e stiamo crescendo. In una provincia come la nostra queste sono realtà importanti».
«Il progetto ci piace e siamo intenzionati a sostenere lo sviluppo di un polo manifatturiero – afferma il vicesindaco e assessore all’urbanistica Fabrizio Rossi -. Lavoreremo sul piano strutturale per adottare gli strumenti più adatti al progetto. Il risveglio del settore manifatturiero a Grosseto è qualcosa che ci rende orgogliosi».
Poi Rossi elenca alcuni dei possibili interventi: «L’idea è quella di ampliare l’area dedicata, lavorare sulla viabilità e sul decoro urbano, magari con nuove alberature, o una ciclabile per renderla fruibile con ogni mezzo. Qui ci sono lotti edificabili e altri, nuovi, edificabili. Quindi l’area può crescere ancora».