GROSSETO – Assunzione di nuovo personale, revisione dei criteri di valutazione del suo operato, formazione e valorizzazione delle competenze nell’ambito della nuova organizzazione dell’Ente nella logica della macrostruttura. Sono le richieste della Funzione pubblica della Cgil contenute in una lettera consegnata al presidente della Provincia, Francesco Limatola, in occasione della festività del 25 aprile.
«Sin dal suo insediamento il presidente Limatola – spiega il segretario provinciale, Salvatore Gallotta – ha speso parole positive nei confronti dei dipendenti dell’ente, sottolineando di volerne valorizzare il ruolo. Questo naturalmente ci fa molto piacere, ma ancora non abbiamo potuto avere un confronto di merito sulla riorganizzazione alla quale sta lavorando il segretario generale, e quindi chiediamo di avere un incontro per dare il nostro contributo di sindacato molto rappresentativo dei dipendenti».
«Siamo consapevoli che la cosiddetta riforma Del Rio, che di fatto ha smantellato alcuni settori nei quali operava la Provincia, ha indebolito fortemente il ruolo di questo ente intermedio. Che tuttavia conserva ancora competenze significative per quanto riguarda la gestione e manutenzione degli oltre 1.700 chilometri di strade provinciali e regionali, quella della rete degli edifici e delle strutture scolastici delle scuole superiori, polizia provinciale e protezione civile, Ptc e servizi ai comuni, e quelle di natura ambientale, fra le altre».
«Trattandosi di funzioni che hanno un impatto sullo sviluppo economico, sulla qualità della formazione scolastica e della vita dei cittadini, riteniamo determinante costruire le condizioni per dare un apporto serio da parte del personale alla soluzione dei problemi organizzativi. Oggi l’Ente ha 193 dipendenti, ma ci sono alcuni settori che hanno bisogno di personale per svolgere al meglio le proprie funzioni, a partire da quello della viabilità, dove ci sono state molte uscite per pensionamento e altre ne seguiranno, senza tralasciare quello per gli uffici amministrativi che dovranno gestire oltre il tanto lavoro ordinario anche attività inerenti il Pnrr».
«In questo quadro riteniamo fondamentale definire nuovi criteri per la valutazione del loro operato, e un aggiornamento professionale continuo, anche rispetto alle novità continue introdotte con la digitalizzazione della pubblica amministrazione, per svolgere al meglio le proprie funzioni. Temi che vanno gestiti in parallelo con la definizione di modalità e tempi dell’integrazione della pianta organica».
«La funzione pubblica della Cgil è da questo punto di vista pronta a dare il proprio contributo», conclude Gallotta.