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GROSSETO – E’ iniziato qualche settimana fa il progetto denominato “Il Mio Amico a 4 Zampe”, promosso dal centro cinofilo Newfoundly – Aics, in collaborazione con la Cooperativa giocolare e Coeso, destinato a bambini e ragazzi delle scuole dell’infanzia fino agli istituti superiori.
«Scopo principale del progetto è diffondere una maggiore sensibilizzazione della Cultura cinofila e una corretta comunicazione fra uomo e cane, tenendo anche in considerazione quanto espresso dall’art. 37, comma 1 della Legge Regione Toscana 59/2009: “Al fine di favorire un corretto rapporto tra uomo e animale, la Giunta regionale promuove e sostiene interventi di informazione e sensibilizzazione della popolazione sulle materie della presente legge, con particolare riguardo ad iniziative educative rivolte ai soggetti in età scolare”» Affermano gli organizzatori.
«Spesso si associa il termine “pet therapy” al solo ambito sanitario, mentre le attività assistite con gli animali, comprendono un più ampio ventaglio di interventi tra cui quello educativo.
Attraverso attività ludico/didattiche sia in aula che in esterno, si permette di far propri concetti fondamentali come, ad esempio, conoscere il ruolo del cane nella storia dell’uomo, le principali razze domestiche e le loro caratteristiche, il linguaggio dei cani e i segnali che mandano a noi e ai suoi simili, educare il cane attraverso il gioco e le discipline sportive cinofile.
Usando un linguaggio semplice e chiaro vicino alla fascia di età dei bambini a cui è dedicato questo progetto, si spiegherà come ragiona, si muove, pensa, agisce e reagisce un cane perché, solo conoscendo il suo mondo, si possono evitare tutti quegli errori che possono portare a comportamenti mal tollerati o pericolosi per l’uomo. Il progetto si prefigge dunque di migliorare il rapporto tra i bambini ed i loro amici a 4 zampe, prevenendo non solo incidenti gravi come morsicature o aggressioni ma sopratutto divulgando una cultura cinofila affinché i giovani approfondiscano la conoscenza del cane e delle sue necessità fisiche e psichiche, instaurando inoltre una maggiore sensibilità al rispetto delle “diversità”, sia in ambito cinofilo che sociale».
«Il beneficio delle attività didattiche con i cani nella scuola aiuta i ragazzi anche a relazionarsi con un mondo diverso, ossia quello degli animali in cui la comunicazione non verbale è la protagonista. Il poter interagire con un essere vivente, che come l’uomo prova emozioni ma non giudica, è sicuramente un valido aiuto per quegli alunni che mostrano disagi di natura emotiva, fisica, psichica o sociale poiché, negli ultimi decenni, la relazione uomo-animale si è sostanzialmente modificata e si è affermata la consapevolezza che, da tale relazione, l’uomo ed in particolare i bambini e le persone anziane, ne traggono gran giovamento».