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GROSSETO – L’urbanistica tattica è un‘espressione che fa riferimento a una grande varietà di pratiche di rigenerazione di spazi urbani, e consiste in un approccio che prevede diversi tipi di azioni – spesso fatte direttamente dai cittadini – che hanno lo scopo di migliorare gli spazi pubblici per renderli più utili e piacevoli per chi li usa.
Gli elementi che distinguono l’urbanismo tattico da altri interventi sono il carattere partecipativo, temporaneo e l’economicità. Perché, a differenza dei tradizionali progetti architettonici “calati dall’alto”, le azioni di urbanismo tattico nascono da un’analisi delle esigenze nascenti di chi vive quello spazio. New York è stata la prima metropoli a sperimentare – ancor prima che l’espressione venisse coniata – progetti di urbanistica tattica con la pedonalizzazione, lanciata nel 2009 da Bloomberg, di Times Square.
Al Liceo Artistico Bianciardi di Grosseto, nell’Indirizzo Architettura Ambiente, la docente e architetto Francesca Amore ha guidato i ragazzi della 3a in un percorso di Urbanistica tattica per la loro città: Grosseto.
Il progetto “Ritorno al quartiere – urban marketing/studio – urbanistica tattica” ha avuto come obiettivo la valorizzazione dell’identità storica e culturale di Grosseto e dei suoi distretti. Lavorare rafforzando il senso di appartenenza può aiutare lo sviluppo urbano dei quartieri e la loro economia locale. Ogni studente ha infatti lavorato su un progetto grafico sul nome del quartiere specifico abbinato a piccoli interventi di urbanistica tattica e di restyling low budget.
L’obiettivo è stato quello di riequilibrare la fruizione del territorio rispetto ai suoi abitanti, spostando i fulcri di interesse dai centri commerciali ai singoli ambiti, favorendo le relazioni sociali e di vicinato e creando così una città di impianto policentrico.
Il percorso ha interessato ed entusiasmato le studentesse e gli studenti, che hanno re-immaginato i loro quartieri, creandone il logo, e brandizzandolo. Tra tutti molto interessante è il brand del quartiere Pace, che mette a frutto l’ambivalenza del nome per promuovere un valore ancora oggi da invocare e sollecitare.
Le tavole riassuntive dei lavori sono esposte nell’atrio del Liceo Artistico, che da sempre è anche una piccola galleria d’arte, e rappresentano i loghi creati a partire dai nomi dei quartieri, e quattro esempi di urbanistica tattica per quattro quartieri importanti di Grosseto: Barbanera, Gorarella, Centro Storico, 167 Nord.