MONTEROTONDO MARITTIMO – “Quella che vogliamo è una Toscana nuova e consapevole del vero cambiamento che si è realizzato in questi anni. Non siamo una regione mono direzionale, ed i suoi vertici non si concentrano solamente nell’area centro, tra Firenze e Prato, per essere più chiari. Una constatazione che indica una forza diffusa per la nostra regione. I tanti luoghi della Toscana hanno la necessità di essere consapevoli di sé stessi, riconoscersi e prendere atto delle esperienze eccellenti maturate in questi anni nelle nostre straordinarie aree interne. Non solo. Contestualmente si devono comprendere – e prenderne atto – anche i punti di recessione e di contrazione sociale di comprensori una volta leader a livello regionale”, a parlare il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine.
“Per questi motivi accogliamo con grande piacere la volontà del presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, oltre all’assessore Leonardo Marras e alla consigliera Donatella Spadi, di essere presenti nel nostro Comune per avere un confronto sulle prospettive future delle aree interne della Toscana e delle politiche energetiche”.
“Monterotondo Marittimo – prosegue Giacomo Termine- in questi anni ha operato seriamente con una chiara visione di futuro ridisegnando nuovi scenari, gestendo casistiche complesse (come l’impianto di Carboli) oltre che delineando nuovi asset di sviluppo (turistico e ciclo turistico). Nel momento in cui, poi, il negazionismo populista criticava (e bloccava) la geotermia ci siamo battuti per difendere il suo sviluppo, anche se regolamentato. Oggi più che mai, anche su un piano di programmazione energetica nazionale, la geotermia deve rivestire un ruolo cardine per essere maggiormente indipendenti dalle risorse energetiche estere non rinnovabili. Ma noi pensiamo che, oltre ad un piano di investimenti da parte del concessionario, la risorsa geotermica debba essere vista come l’elemento di crescita e sviluppo delle comunità. Sarebbe miope concentrare lo sguardo solo sugli investimenti degli impianti di produzione geotermica, poiché senza una visione finalizzata a creare delle comunità energetiche, senza agevolare usi plurimi con la cessione del calore, senza prevedere meccanismi incentivanti per attrarre investimenti di aziende private, senza tutto questo non si offrirebbe una vera prospettiva positiva alla nostra area geotermica”.
“Questa modalità e capacità di programmazione, insieme alla Regione Toscana – conclude Giacomo Termine -, può sicuramente portare ad esercitare un ruolo centrale per le periferie e le aree interne. Abbiamo molti esempi in provincia, basti pensare a comuni come Santa Fiora e Montieri. Monterotondo Marittimo è partito da tempo per portare avanti questo nuovo modello di sviluppo, contando sulle proprie risorse di cui la prima, la geotermia, ha la Regione come partner strategico”.