SCARLINO – «Non sarebbe nostra intenzione replicare ogni volta ai videoclip della sindaca Travison, basterebbe che con questo tipo di comunicazione scelta come strategia informativa dal Comune di Scarlino, si parlasse dei propositi futuri dell’amministrazione smettendo di dare notizie distorte sempre con un occhio rivolto al passato».
Così le opposizioni PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme in una nota.
«Proprio così mistificando la realtà, cercando di gettare ombre a discredito di chi l’ha preceduta e siccome non è la prima volta, saremo anche stufi di doverlo ribadire con il rischio di rimanere tediosi a chi legge i nostri articoli di stampa.
Anche nell’ultimo spot e relativo comunicato sui finanziamenti del Pnrr, si parla di un secondo progetto che riguarda la realizzazione della mensa scolastica all’interno del plesso di via Lelli, ad un certo punto Travison dice “in quell’edificio realizzato non molti anni fa con un investimento di circa 4 milioni di euro, non erano state previste la palestra e la cucina”».
«Praticamente in un rigo ci sono due inesattezze palesi e gravi, la prima perché la costruzione della scuola ad oggi è costata due milioni non quattro e la seconda perché fin dalla presentazione del progetto iniziale nel 2013 chi l’ha preceduta ha sempre parlato di “progetto a stralci” cioè modulare, partendo dalla costruzione primaria necessaria per le aule con i primi 150 posti del costo di circa 2 milioni di € (con aula interciclo di 92 metri quadrati allestita a palestra provvisoria), per passare poi al secondo stralcio che prevedeva anche la costruzione della palestra».
«A suo tempo per partire fu necessario oltre il mutuo e il finanziamento del privato (Solmar), un contributo regionale sull’edilizia scolastica accordato al Comune di Scarlino nella massima misura che la Regione Toscana poteva elargire di ben 400mila euro.
Per la palestra invece nel 2017 la giunta Stella fece istanza sempre alla Regione sui prestiti per la scuola in base a delle priorità, ma questa storia la conosce bene -cara sindaca- perché quel finanziamento è arrivato a gennaio di quest’anno annunciato dall’assessore Marras per la felicità di tutti. Chiarezza vuole che nel terzo stralcio fosse prevista la realizzazione della mensa per la quale bene avete fatto a chiedere i fondi del Pnrr sul capitolo potenziamento dei servizi d’istruzione».
«Infine il quarto stralcio del progetto originario (che complessivamente si aggirava sui 5milioni di €) riguardava l’agorà, una specie di costruzione semiovale staccata dal plesso principale e pensata in quel modo non per un capriccio stilistico ma per essere asservita oltre che ad aula magna, a servizio della frazione e dei cittadini come spazio pubblico per assemblee e avvenimenti al coperto».
«Quindi un progetto modulare con un’anima e uno scopo, e come tutti i nuovi progetti ponderato e proiettato nel tempo per le esigenze presenti e future. Esattamente quello che dovrebbe fare una buona amministrazione proporre, progettare e realizzare possibilmente guardando al futuro senza girarsi indietro, la deve smettere sindaca di travisare la realtà; il suo mandato sta finendo ed il castello di carte che ha costruito sta franando rumorosamente».