GROSSETO – “La scomparsa di Fabio Dori, dipendente del Comune di Grosseto nella Polizia Municipale per tantissimi anni, da pochissimo in pensione a causa delle conseguenze della malattia che si è manifestata sin da subito in maniera devastante, mi lascia attonito e disorientato, immerso in un profondo dolore umano, visto un lunghissimo percorso iniziato circa 38 anni fa con questa persona straordinaria, dotata di professionalità, dedizione al proprio lavoro, sensibilità ed umanità”, scrive in una nota il segretario della UilFpl Sergio Sacchetti.
“Egli infatti, a quel tempo (primi anno ’80), era in una Commissione Giudicatrice in un Comune costiero limitrofo a Grosseto prosegue -, dove vennero selezionati dei vigili a tempo determinato per la stagione estiva, e fu lì, che lo conobbi. Pochi anni dopo, ormai sposato e trasferitomi a Grosseto, ebbi modo di “ritrovarlo” ed intavolare con lui confronti sempre cordiali, pacati, fruttosi, su argomenti professionali (come dipendente pubblico), ma anche etici e valoriali, dove, da quello che mi risulta, era impegnato a livello associativo”.
“Negli ultimi anni, era approdato al sindacato UILFpl, con funzioni di una certa rilevanza, sindacato di cui io avevo (ed ho, attualmente) l’onore di essere segretario generale. In merito a questo suo percorso affiliativo, ho avuto il piacere di sostenere la sua partecipazione, nel settembre del 2018, all’annuale Convegno della Polizia locale di Riccione, dove venne pubblicato il suo libro “La sorvegliabilità dei locali per la somministrazione di alimenti e bevande”. Ma ciò che ricordo con maggiore calore, è il sostegno incondizionato al percorso adottivo intrapreso dal sottoscritto e da mia moglie (anch’essa dipendente del Comune di Grosseto) per il nostro bambino (oggi maggiorenne). Ad ogni incontro dopo l’adozione, oltre all’affrontare le problematiche professionali della Vigilanza nel Comune di Grosseto, non è mai mancato un riferimento al nostro “bambino”, e questo fino all’ultimo giorno in cui l’ho incontrato “de visu”, nell’anno 2020”.
“Il resto è ovviamente intuibile, dato che l’insorgere della malattia. porta velocemente “fuori” dal posto di lavoro, per esperire al meglio le cure opportune in questi casi. Ho sempre avuto notizie di lui dal figlio e dalla sorella, che ringrazio per la disponibilità dimostrata. Formulo un calorosissimo e forte abbraccio, a loro ed a tutta la famiglia, in un momento di così profondo dolore, non solo a livello personale, ma a nome di tutta la UilFpl (i colleghi, gli amici…tutti)”.
“In questo momento così buio per la perdita di un amico caro, l’unica cosa che mi dà un sollievo è la coscienza che del dono che ci è stato fatto (cioè la vita), siamo “solo” degli umili servitori e che un giorno (questo è il mio auspicio), da qualche parte, ci ritroveremo. Ciao Fabio”, chiude Sacchetti.
“Esprimo il più profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Fabio Dori, già apprezzato agente della Polizia Municipale di Grosseto. Persona dalle straordinarie doti professionali e umane, nel corso della sua lunga carriera ha saputo sempre mettersi a disposizione del prossimo con prontezza e immensa generosità. Il suo grande contributo alla vita della nostra comunità rimarrà nel cuore di tutti noi e costituirà un esempio da seguire per le giovani generazioni. Alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di condividere con Fabio un tratto di strada, invio le condoglianze più sentite a nome personale e dell’amministrazione che ho l’onore di presiedere, insieme al Segretario generale, al Comandante della Polizia Municipale e a tutte e tutti gli agenti della PM”, così il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, in seguito alla prematura scomparsa di Fabio Dori.