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GROSSETO – “La questione del rigassificatore di Piombino, una nave di oltre 300 metri da collocare su una delle panchine del porto piombinese, desta più di una preoccupazione e tantissime criticità per tutta la città e il comprensorio della Val di Cornia”, a dirlo è Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana.
“Sono più che legittime, – commenta Rossi – le perplessità sollevate dal sindaco di Piombino, Francesco Ferrari alla notizia che si è diffusa dopo l’audizione alla Camera del ministro Cingolani, dell’ipotesi del collocamento di un mostro di quelle dimensioni, che vanificherebbe gli sforzi iniziati, dalla giunta Ferrari, sul complesso e faticoso percorso di rilancio economico e turistico di tutto il comprensorio, e che il rigassificatore potrebbe in un attimo compromettere”.
“La città di Piombino, – spiega il coordinatore regionale di FdI – è un polo importante per quanto riguarda molti settori. Si va dall’itticoltura, alla cantieristica navale. con già diverse aziende insediate e altre che si dovrebbero insediare a breve, senza dimenticare l’impatto che una nave di quel genere e di quelle dimensioni ‘parcheggiata’ in banchina, creerebbe sul turismo”.
“L’amministrazione Ferrari, – prosegue Fabrizio Rossi – fin dall’inizio del proprio mandato ha puntato molto sul rilancio del turismo, sulla diversificazione economica, su aziende ecocompatibili come strumenti per sollevare dalla crisi, non solo Piombino, ma anche tutto il comprensorio limitrofo che spazia da Follonica a Cecina, e un impianto, come la nave-rigassificatore rischierebbe di compromettere tutto questo percorso già intrapreso, vanificando gli sforzi sin adesso fatti per il rilancio di questa zona”.
“La problematica dell’approvvigionamento energetico in Italia parte purtroppo da lontano e sappiamo anche che è complessa e di non facile e soluzione. Ma prima di prendere qualsiasi decisione e dare per scontato quelle attuali, invitiamo il ministro a confrontarsi con chi vive quotidianamente e che ha il polso della situazione dei territori, come sindaci e amministratori locali. Nel nostro Paese ci sono 15 regioni con caratteristiche costiere dove poter individuare il collocamento di rigassificatori. Ci suona molto strano che in Toscana, e in una sola provincia come quella di Livorno, con quello previsto per il porto di Piombino, saliremo in due rigassificatori in una sola provincia” conclude Fabrizio Rossi.