GROSSETO – Da domenica 1 maggio decade l’obbligo di mascherine al chiuso, oltre a quello del Green pass. Quindi, mascherine addio? Non è proprio così. Nei prossimi giorni, infatti, potrebbe essere prevista dal Governo qualche eccezione almeno per un altro mese.
“Il decreto in vigore toglie l’obbligo di mascherine al chiuso per tutti dall’1 maggio. Si tratta ora di valutare se mantenerle in alcuni contesti particolari, dove c’è una concentrazione maggiore di persone”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Rainews24.
I due ambiti su cui si discuterà principalmente nei prossimi giorni sono i luoghi di lavoro e i mezzi di trasporto.
Di fronte ad un numero di contagi ancora alto e un tasso di positività attorno al 15% è molto probabile che gli esperti consiglieranno di mantenere l’obbligo di mascherina nei trasporti sia a breve che a lunga percorrenza.
Per quanto riguarda i luoghi di lavoro, c’è già stato un primo incontro tra Governo e parti sociali, e uno si svolgerà nei prossimi giorni. Sul tavolo c’è la proroga dei protocolli con le regole anti Covid per uffici e aziende. L’idea potrebbe essere dunque quella di prorogare l’obbligo di mascherina almeno nei luoghi di lavoro dove non c’è distanziamento.
Resta il nodo scuola dove le mascherine, secondo l’ultimo decreto Covid, dovrebbero essere obbligatorie fino alla fine dell’anno scolastico. Ma cresce il pressing per toglierle. E’ lo stesso sottosegretario alla Salute Andrea Costa ad affermare: “Sarei per eliminarle soprattutto durante le ore di lezione – si legge su Il Sole 24 ore -, quando gli alunni sono seduti al loro posto e sono attivi i sistemi di areazione e garantito il ricambio d’aria e il distanziamento”. Una posizione, però, non condivisa dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che vorrebbe mantenerle ancora fino alla fine dell’anno scolastico.
Infine, resta da decidere cosa fare in cinema, teatri, discoteche, palasport ma anche negli stessi negozi, market e ristoranti, dove la mascherina potrebbe restare obbligatoria solo per chi lavora e non per i clienti.