MASSA MARITTIMA – A marzo, per la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, i Musei e la biblioteca comunale di Massa Marittima avevano organizzato una videointervista inedita, pubblicata on line, alla scienziata follonichese Paola Caselli, direttrice del centro di astrochimica del Max Planck Istitute for extraterrestrial Physics in Germania. Da allora era maturata l’idea del Comune di Massa Marittima di organizzare anche un incontro in presenza tra la scienziata e gli studenti, che è stato programmato per venerdì 22 aprile, alle 9 e 30, alla biblioteca comunale, con la partecipazione di 60 ragazzi dell’istituto Bernardino Lotti.
“Ascoltare una scienziata del territorio che lavora a contatto con laurendi e laureati di tutto il mondo può essere uno stimolo importante per coltivare nei nostri studenti l’interesse per la scienza e per la ricerca. – afferma Irene Marconi, assessore comunale alla Cultura –. Con questa nuova iniziativa abbiamo voluto dare seguito ad un percorso avviato per la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza che ha ottenuto diversi riscontri positivi e numerosi apprezzamenti.”
“La volontà di organizzare l’iniziativa in presenza – aggiunge Roberta Pieraccioli, direttrice della biblioteca comunale e dei Musei di Massa Marittima – ha incontrato la disponibilità e l’interesse dell’istituto Bernardino Lotti che nel frattempo per pura coincidenza stava portando avanti un progetto di astronomia. Così siamo riusciti a fare questo bel regalo ai ragazzi. La scienza è una cultura che deve essere diffusa per combattere l’ignoranza. Credo che oggi più che mai sia importante stimolare il dibattito e far capire ai giovani il valore del metodo scientifico, come antidoto alle false credenze che circolano costantemente nella rete.”
Il progetto di astronomia del Bernardino Lotti nasce nel contesto dei progetti “PON apprendimento e socialità”, finanziati allo scopo di favorire l’apprendimento mediante attività che favoriscono la socializzazione dopo i lunghi periodi di Dad e Ddi prodotti dalla pandemia. “Nello specifico – sottolinea il professore Francesco Caporale, referente del Lotti per il progetto – il nostro progetto di astronomia, dal titolo ‘Uno sguardo al cielo’, propone in una chiave didattica semplice e accattivante, i contenuti legati allo studio dell’astronomia cercando di creare la giusta attenzione sui temi delle scienze fondamentali, sfatando i falsi miti che le dipingono come discipline aride e pesanti. Mediante l’osservazione diretta del cielo sia ad occhio nudo che con il telescopio, analizzata e commentata con spirito critico, si vuole mostrare come alla base della conoscenza scientifica ci sia soprattutto meraviglia e bellezza”.
Paola Caselli è nata a Follonica nel 1966. Ha studiato Astronomia all’Università di Bologna, dove si è laureata nel 1990. Nel 1994 ha conseguito il PhD in Astrofisica all’Università di Bologna, dopo aver trascorso nove mesi come visiting student presso la Ohio State University con Eric Herbst e due anni presso l’Harvard Smithsonian Center for Astrophysics (CfA) come borsista pre-dottorato sotto la supervisione di Phil Myers.
Dopo una borsa di studio post-dottorato presso il CfA, nel 1996 è diventata ricercatrice all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri a Firenze, dove è rimasta fino al 2005.
Ha trascorso l’autunno del 2005 come Visiting Scientist presso il Dipartimento di Astronomia della UC Berkeley.
Nel 2006 e nel 2007 è stata Visiting Scholar presso il Dipartimento di Astronomia, Università di Harvard, e nel 2007 è diventata Professore di Astronomia presso la School of Physics and Astronomy, University of Leeds. Nel 2013 le è stato concesso un ERC Advanced Grant. Dal 2014 è Direttore del Center for Astrochemical Studies (Cas) presso il Max-Planck-Institute for Extraterrestrial Physics e Professore Onorario presso l’Università Ludwig Maximilian di Monaco; Hasselblad Guest Professor presso l’Osservatorio spaziale di Onsala nel 2019-2021 e Blaauw Professor presso l’Università di Groningen nel 2020.