GROSSETO – «Come noto il Governo Draghi ha deciso l’installazione di una nuova base militare nel Parco di San Rossore, nell’area dell’ex centro radar di Coltano. Da subito non solo le comunità locale e le forze politiche e sociali tra cui Potere al Popolo Pisa, ma anche il Sindaco Conti e la maggioranza assoluta del Consiglio Comunale di Pisa si sono espressi contrariamente alla costruzione dell’opera».
Così si legge nella nota di Potere al Popolo Grosseto.
«Anche in Parlamento, con un’interrogazione del gruppo Manifesta, si è chiesto merito dell’operazione che il Governo intende portare avanti; il Ministro della Difesa ha risposto confermando la linea intrapresa, senza minimamente interpellare la cittadinanza pisana, includendo il progetto tra quelli finanziati attraverso il PNRR e inserito nel sistema di Difesa Nazionale, avendo per cui una semplificazione procedurale per cui i pareri di amministrazioni locali e comunità non contano formalmente».
«In Parlamento e in Regione Toscana il Partito Democratico, che a Pisa si è detto contrario unicamente per la posizione della base, si è espresso attraverso il Deputato Sani e l’Assessore Regionale Marras per trasferire il progetto a Grosseto. Il Partito Democratico si rivela ancora di più come l’avanguardia del Partito Unico della Guerra che abbraccia tutta la maggioranza e la finta opposizione di Fratelli D’Italia, che ha già approvato l’aumento delle spese militari al 2% del pil e la cobelligeranza di fatto dell’Italia nel conflitto in Ucraina attraverso l’invio di Armi».
«La nuova base predisposta per il Reggimento Tuscania dei GIS dei Carabinieri a parere degli esponenti del Partito Democratico potrebbe essere installata nell’area del Centro militare veterinario. Il nostro territorio, che vede la già ingombrante presenza dell’Aeroporto del 4° Stormo predisposto al progetto Eurofighter (che ha partecipato attivamente alla Guerra in Libia), della Caserma dei Savoia Cavalleria e del Centro Cinofilo, non ha bisogno di un’altra base militare».
«A fronte delle oltre 150 esecuzioni di sfratto dichiarate dai sindacati degli inquilini e di una povertà sempre più diffusa nella nostra città, con 10.000 persone sotto la soglia di povertà, il progetto di ampliamento dei dispositivi bellici suona come un ennesimo schiaffo alle esigenze reali delle fasce popolari».
«Il 19 Marzo siamo stati all’Aeroporto di Pisa insieme a migliaia di cittadini, lavoratori e realtà coerentemente pacifiste a manifestare in solidarietà con i lavoratori dell’Unione Sindacale di Base che si sono opposti all’invio di armi, così come parteciperemo allo sciopero operaio e studentesco del 22 Aprile contro le politiche guerrafondaie e di massacro sociale del Governo Draghi con le parole d’ordine “Abbassare le armi, alzare i salari”».
«Così come saremo presenti in ogni occasione nelle mobilitazioni contro il progetto della nuova base a Coltano, ci faremo promotori attivi per impedire che questa venga costruita a Grosseto, nel caso in cui il Governo Draghi decidesse di seguire i consigli del Partito Democratico. Nessuna nuova base sui nostri territori, né a Coltano, né a Grosseto, né altrove!».