GROSSETO – “Il mondo agricolo tutto è allo stremo. E’ evidente che non è mai stata nostra usanza dar vita a rimostranze che creino disagio alle persone; oggi però abbiamo bisogno di attenzione e di ascolto, per questo anche Cia-Grosseto parteciperà in massa alla terza manifestazione di Cia-Agricoltori italiani contro costi di produzione alle stelle, peste suina ed emergenza fauna selvatica”.
Sono le parole del presidente della confederazione grossetana Claudio Capecchi nell’annunciare la manifestazione degli imprenditori agricoli del centro Italia che si sono dati appuntamento a Venturina Terme (nel comune di Campiglia Marittima)-Livorno, mercoledì 20 aprile alle 10:30.
“Saranno tantissimi gli agricoltori che dal centro Italia raggiungeranno il corteo che da Via della Fiera, con bandiere e trattori, raggiungeranno il piazzale antistante il Centro Fiere S.E.FI – proseguono da Cia -. Non si arresta, infatti, la pressione che, da mesi, si sta abbattendo sull’economia delle imprese agricole. Stavano già risentendo di due anni di pandemia, quando è sopraggiunto il colpo della guerra in Ucraina. La tensione geopolitica internazionale ha acuito la difficolta a uscire dalla crisi, spinta da caro energia e carburante. Inoltre, l’aumento del 300% sui concimi, i rincari sui fertilizzanti del 170%, oltre al raddoppio su mangimi, ha reso la produzione insostenibile, portando il settore agricolo e allevatoriale allo stato attuale di precarietà, agevolata dalle speculazioni sui mercati”.
“Anche per il centro Italia resta invariata, poi, l’annosa emergenza fauna selvatica cui si è aggiunta la preoccupazione per la peste suina. Motivo, pure questo, per rilanciare appelli sul tema attraverso la manifestazione di Venturina. Ripetuto da Cia-Agricoltori italiani su tutto il territorio nazionale, serve una riforma radicale della Legge 157 del 1992. Una normativa troppo datata per riuscire ad affrontare un problema ormai fuori controllo con +111% di cinghiali in circolazione, oltre 200 milioni di danni all’agricoltura e 469 incidenti, anche mortali negli ultimi quattro anni, e lo spettro della peste suina che mesi ha fatto registrare casi allarmanti in Liguria e Piemonte”.
“L’agricoltura non si può fermare”, concludono da Cia-Grosseto in linea con Cia nazionale che con la terza mobilitazione in tre mesi “chiedono si tuteli un settore estremamente strategico per il Paese”.